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Il 27 giugno scorso un poliziotto spara a un ragazzo di 17 anni che si sottrae a un controllo di polizia a Nanterre, nei pressi di Parigi: seguono 9 giorni di disordini con 6.058 veicoli incendiati, 1.105 edifici bruciati o vandalizzati, 209 commissariati di polizia attaccati, 800 poliziotti feriti. Per tutto questo vengono arrestate 3.651 persone fra le quali ci sono 1.124 minorenni. È la seconda rivolta delle banlieue, dopo quella che incendiò la Francia nell’autunno del 2005. Ne abbiamo parlato col filosofo Henri Hude.
Qual è la causa della rivolta giovanile che ha attraversato la Francia dopo l’uccisione del giovane Nahel Merzouk? La brutalità della polizia francese? La disuguaglianza sociale e la mancanza di opportunità per i giovani delle banlieue? La “frattura identitaria” prodotta da un’immigrazione massiccia che strutturalmente non può essere integrata? Una politica d’integrazione sbagliata, incapace di offrire valori forti? Qual...
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