Gaddimo

Di Caterina Giojelli
13 Maggio 2004
Sfoggio di materia grigia al sabato sera

Sfoggio di materia grigia al sabato sera, ovvero come il popolo che pensiamo pensante metta alla berlina Caffarra, e perda qualche neurone all’Infedele. Inodore, incolore, insapore il fascino degli ultrà della filosofia: li muove capitan Severino alla “cacciariana” caccia di presunte parvenze d’intelletto nel Vattimo presente. Mission impossible, direte voi, ma questi sono “nichilisti gay” (ops!) “nichilisti gai”, come gaio è il rapporto, in fatto di omosessualità, del suddetto cui piace alterare Lerner rinnegando i moniti antisodomiti dell’Antico Testamento (non i moniti, proprio l’Antico Testamento) e la metà di analoghi scritti di san Paolo, dal quale «trattengo solo ciò che mi piace». E meno male che lo squadrone filosofico si dice, oltre che gaio, costruttivo, perché qui c’è da cominciare da zero, dalle fondamenta, da chi ebbe l’infausta idea – invece di rimanere un tranquillissimo ateo dall’istinto stragista/suicida – di gettare piccoli coriandoli di felicità nel nulla, tracce di carità e rispetto e – perché no? – anche di punti di riferimento, per cui vale la pena vivere, e alzarsi, e andare in televisione e dibattere con tiepidi anarchici “doc” (d’obbligo cassarli), che avremmo preferito bombaroli piuttosto che profanatori del pensiero bakuniniano. Ma il buon Dio vede e provvede, e oltre che dotarci di senso critico innanzi a tanto zoo, affianca all’opinione di Baget Bozzo – che discute Caffarra, ma mai snatura la più sana e autentica idea di nichilismo – quella di una preside in quel di Bologna, capace di parlare dei suoi ragazzi e del suo impegno educativo. Parole finalmente famigliari, perché sinceramente non ho ancora capito se il tema della puntata era lo scritto di Caffarra, o l’allegro nichilismo del 2004, o i gusti sessuali di Vattimo…

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