Le forze di élite e i riservisti israeliani si sono dispiegati sui confini di Gaza, i primi ad entrare a Nord della città potrebbero essere i reparti speciali. Obiettivo: salvare più ostaggi possibile, poi entrare aprendo la strada agli incursori. Mentre si intensificano le azioni in Cisgiordania e sul confine Nord, verso il Libano, da dove Hezbollah minaccia una pioggia di razzi e i kibbutz e i villaggi vicino alla frontiera sono stati evacuati.
Si contano a migliaia, almeno tremila i morti tra i palestinesi, ma nessuno sa dire le cifre esatte e soprattutto quanti civili sono rimasti sotto le macerie nell'operazione "Spada di ferro", la risposta israeliana al massacro dei terroristi di Hamas, il 7 ottobre. Le vittime tra gli israeliani crescono ogni giorno, ora si parla di almeno 1.400. Ci sono feriti gravi che non sopravvivono, corpi bruciati e aggrovigliati che solo dopo attenti esami vengono riconosciuti: una orrenda specularità di morte. Che, si teme, non è ancora fin...
Contenuto riservato agli abbonati: abbonati per accedere.
Già abbonato? Accedi con le tue credenziali: