
Giravolte e girotondi nel Pd. «Ma alla fine sono comunisti e si mettono d’accordo»
Bersani o Renzi? L’area moderata del Pd ha lanciato la candidatura del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, per cercare di controbilanciare l’ipotesi Vasto (Pd con Sel e Idv). «In verità – spiega a Maria Teresa Meli, giornalista del Corriere della Sera a tempi.it – la fotografia di Vasto non rappresenterà il soggetto politico di sinistra per le prossime elezioni politiche. Il Pd si presenterà alle urne da solo con una lista civica e Sel con l’Idv saranno liberi di andare per i fatti loro. Le primarie si faranno, ma è abbastanza scontato che vincerà Pier Luigi Bersani: sono sempre primarie di partito».
Come nel Pdl, dunque, anche nel Pd le acque sono agitate. Recentemente, Stefano Fassina, responsabile dell’area economica, ha manifestato il proprio malessere verso il Governo Monti, paventando la necessità di andare a elezioni. «Fassina – chiosa Meli – non esprime una posizione isolata. Così la pensano anche Bersani e D’Alema, solo che questi ultimi non possono dirlo pubblicamente».
E Veltroni, che fine ha fatto Veltroni? L’ex sindaco di Roma «ha una bella gatta da pelare. Il fatto che D’Alema non si candiderà per le prossime elezioni è un bel problema, come lo è per Rosy Bindi e per tutti coloro che hanno numerose legislature alle spalle». D’Alema infatti ha optato per un “largo ai giovani” e ha deciso che non si ripresenterà nel 2013. Si pone una scelta per tutti coloro che nel Pd fanno politica da molti anni. «Ricordiamoci però una cosa – conclude Meli: alla fine sono sempre comunisti e si mettono d’accordo».
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