Ergastolo ostativo e blocco della riforma Cartabia. I primi provvedimenti dell'esecutivo sembrano smentire la linea del nuovo Guardasigilli. «Presto per giudicare, ma non vedo spiragli». Intervista a Tiziana Maiolo
Il ministro della Giustizia del governo Meloni, l'ex magistrato Carlo Nordio (foto Ansa)
Sembra che l’1 e il 2 siano numeri destinati a caratterizzare la parabola di Giorgia Meloni. Anche per interposta persona. Se “genitore 1” e “genitore 2” si fecero meme e tormentoni, non sempre simpatizzanti, per il presidente del Consiglio prima dell’incarico, per il ministro della Giustizia Carlo Nordio quei due stessi numeri diventano ora indicatori e separatori identitari: ci sarebbero, cioè, un “Nordio 1” e un “Nordio 2” a seconda della posizione tenuta su alcuni temi fondamentali della giustizia. Lo dice (e lo scrive) quel distillato puro di garantismo incarnato da Tiziana Maiolo, giornalista e politica di lungo corso, che sull’argomento ne ha da dire. E pure tante.
Allora, che significa che esistono un Nordio 1 e un Nordio 2?
La questione è questa: conosco Nordio da tanti anni, anche personalmente, so come ha lavorato da pubblico ministero, ho anche scritto che è stato un inquirente e non un inquisitore e che, al contrario di tanti altri magistrati i quali, ad esempio,...