“Guardiani della galassia 2”: universo inverosimile ma quasi desiderabile

Di Simone Fortunato
11 Maggio 2017
Star-Lord e compagni alle prese con Ego, una creatura celeste praticamente onnipotente

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Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Sequel all’altezza del primo bel capitolo del film diretto da James Gunn. L’operazione è la stessa del film del 2014. Tanta ironia, bel lavoro sui personaggi a scapito di una storia che si avvita su se stessa nella seconda parte. Soprattutto convince il tratteggio di un mondo, quasi un universo parallelo, in cui alieni assetati di sangue e psicopatici di varia natura convivono con citazioni di Mary Poppins, serie tv degli anni Ottanta (Cin cin), David Hasselhoff, che si ritaglia persino una particina abbastanza incredibile, il pop (sempre anni Ottanta), lo spirito di Sam Cooke, Howard il papero. Ritmo indiavolato, gag notevoli: ci si affeziona subito ai personaggi, anche ai nuovi arrivati (ci sono Kurt Russell e Stallone che si era già buttato in un’operazione nostalgia simile con I mercenari), ma più che altro si finisce per rimpiangere un mondo magari kitsch e inverosimile però autentico che sembra oggi non avere più spazio.

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