Humus in fabula

Maggiore energia e minori emissioni. Premiata la sostenibilità ExxonMobil        
Fra il 2005 e il 2030 si stima una crescita media della domanda mondiale di energia intorno all’1,3 per cento. Nei soli paesi emergenti l’aumento sarà del 2 per cento l’anno, quattro volte superiore a quello dei paesi industrializzati. Sarà pertanto necessaria un’ampia gamma di fonti di energia per soddisfare la domanda globale che, al 2030, si stima attestarsi intorno ai 325 milioni di barili di petrolio al giorno, superiore di un terzo rispetto a quella attuale. Questi dati sono stati elaborati dalla Exxon Mobil Corporation che, ogni anno, sviluppa previsioni di lungo termine in materia di fabbisogno energetico mondiale che sono una base importante per la pianificazione delle attività e un utile strumento d’informazione sui problemi energetici e le relative sfide. Rex W. Tillerson, Chairman e amministratore delegato del gruppo, ha dichiarato che «l’accesso a fonti di energia affidabili e competitive è fondamentale per la crescita economica a livello mondiale. La nostra sfida è quella di soddisfare la domanda di energia attraverso soluzioni pratiche, di ampio respiro, capaci di sostenere lo sviluppo economico e contribuire alla sicurezza degli approvvigionamenti, nel rispetto dell’ambiente». La ExxonMobil è la prima società petrolifera e petrolchimica privata al mondo ed è presente in circa 200 paesi. è un’azienda globale che opera nel settore energetico la cui principale società operativa nel nostro paese è la Esso Italiana che, fondata nel 1891, è oggi la settima società presente in Italia per fatturato. Tra le ultime iniziative sviluppate dalla ExxonMobil a livello internazionale per il miglioramento dell’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica rientra l’annuncio, alla fine del 2007, della collaborazione con partner industriali e accademici per la commercializzazione di un sistema di produzione di idrogeno a bordo da utilizzare nei carrelli elevatori alimentati da celle a combustibile. «Lo sviluppo di un sistema che converte gli idrocarburi liquidi in idrogeno direttamente a bordo del veicolo», ha spiegato Emil Jacobs, vice presidente del Dipartimento Ricerca e Sviluppo della ExxonMobil Research and Engineering, «offre vantaggi significativi rispetto ad altri sistemi in termini di infrastrutture, logistica e costi e riduce, allo stesso tempo, l’impatto sull’ambiente». Sempre nell’ottica di «maggiore energia e minori emissioni» la ExxonMobil partecipa a un’iniziativa di ricerca dell’Unione Europea per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Il gruppo ha stanziato più di un milione di euro e fornisce la consulenza tecnica al progetto CO2ReMoVe, finanziato dalla direzione generale per la Ricerca della Commissione Europea. Un impegno globale quello di ExxonMobil che è stato anche testimoniato, a giugno 2007, dal premio per “L’Impegno per lo Sviluppo Sostenibile” assegnato a Gian Battista Merlo, presidente del gruppo ExxonMobil in Italia, dall’Associazione italiana economisti dell’energia e dal gestore dei servizi elettrici.

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