I colori primari di Kerry

Di Lorenzo Albacete
29 Gennaio 2004
Quando leggerete quest’articolo, le primarie democratiche del New Hampshire si saranno già concluse

Quando leggerete quest’articolo, le primarie democratiche del New Hampshire si saranno già concluse, e forse potremo conoscere il nome del candidato democratico per le prossime elezioni presidenziali. I miei amici che vivono all’estero mi chiedono perché le primarie del New Hampshire siano così importanti. I partiti politici eleggono i loro candidati alla carica di presidente e vicepresidente in estate, prima delle elezioni, nel corso di una convention che dura un’intera settimana, in cui i delegati dei 50 Stati americani e di Portorico votano per il candidato scelto nel loro stato, o per mezzo delle cosiddette primare (un’elezione diretta da parte del popolo), o di un caucus (voto dei leader di partito) o di altri mezzi ancora. In realtà, per quanto riguarda il numero di delegati, il New Hampshire non è così importante dato che la sua popolazione (che determina il numero di delegati) è piuttosto esigua. Molti aspiranti candidati hanno vinto in New Hampshire e malgrado ciò non sono riusciti ad ottenere la nomination. Si tratta quasi esclusivamente di una questione psicologica.
Il New Hampshire è il primo stato in cui i candidati si sottopongono al voto del popolo, e viene considerato un test importante per verificare la loro “eleggibilità”. Gli esperti di politica parleranno dello “slancio” di un certo candidato, e ciò attrarrà gli elettori in altri Stati, nuovi finanziatori e riconoscimenti pubblici da parte di autorevoli leader politici. Soprattutto, susciterà l’attenzione dei mezzi di informazione: e questa pubblicità gratis è essenziale (a meno che si abbia qualcosa da nascondere!).
Nel caso presente, il principale candidato del partito Democratico è il senatore del Massachusetts John Kerry, un veterano del Vietnam, dove è stato anche ferito (cosa che garantisce quindi il suo “patriottismo” in un periodo di guerra). Se in New Hampshire ottiene una grande vittoria, sarà difficile sbarazzarsene nelle successive primarie. Howard Dean, il più importante candidato democratico prima della inaspettata e ampia vittoria di Kerry nel caucus dello Iowa la settimana scorsa, sarà probabilmente considerato finito, a meno che non riesca a piazzarsi al secondo posto con una netta maggioranza sugli altri. Se al secondo posto si piazza il senatore Edwards, sarà ritenuto il principale candidato alla vicepresidenza, in grado di aumentare il sostegno per il partito grazie alle sue origini del Sud. La coppia Kerry-Edwards sarebbe molto attraente per i democratici di altri stati. Se Edwards ottiene il terzo posto davanti a Clark e Lieberman, uscirà indenne dalla prova del New Hampshire, mentre Clark e Lieberman sarebbero probabilmente esclusi dalla gara.
è sorprendente osservare come fino ad ora tutto quel che si dice e si fa abbia ben poco a che fare con le questioni concrete. è un gioco di popolarità. Nel frattempo, c’è George W. Bush che osserva tutto. Ha già cominciato la sua campagna. Ma poiché è il presidente, può definire il suo primo discorso elettorale “State of the Union Address”. Chiamalo slancio e pubblicità gratis!

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.