L’intelligenza prudente del governo Meloni (al netto delle sbavature di qualche esponente), la remuntada di Conte, la chance buttata da Calenda e Renzi, l’evanescenza di Elly Schlein. Che anno è stato per i leader dei maggiori partiti italiani
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La fine dell’anno si avvicina e la campana suona per tutti. Anche la politica è costretta a tirare bilanci, spesso difficili e in chiaroscuro, per capire cosa è stato e dove si andrà in futuro. Ecco allora che chi s’interessa di politica non può che cercare di dare giudizi di fine anno. Un anno che ha mostrato stabilità sul piano della maggioranza, del governo e soprattutto dei sondaggi.
I fondamentali dell’esecutivo
Si parte dunque con Giorgia Meloni, sempre più padrona della scena politica italiana. Il presidente del Consiglio ha superato il primo anno quasi indenne sul piano politico, anzi per molti aspetti ne è uscita più forte. Sul piano internazionale Meloni non ne ha sbagliata una: buoni rapporti con l’Unione Europea, allineamento alla Casa Bianca su Ucraina e Israele, grande attivismo in Nord Africa sui migranti, la soluzione dell’accoglienza in Albania. La premier lavora bene di diplomazia, parla poco e porta a casa i risultati.
L’economia, per quanto possibile con lo scenario...