I paolini tirano la giacca ai vescovi

Di Gianni Baget Bozzo
13 Novembre 2003
Vescovi, se ci siete, battete un colpo! E battetelo contro Berlusconi.

Vescovi, se ci siete, battete un colpo! E battetelo contro Berlusconi. Questo è l’invito che il mensile della compagnia di San Paolo Jesus diffonde ai suoi lettori. Che le riviste cattoliche e specie le riviste paoline siano di sinistra, è noto.
Il cattocomunismo è un fenomeno degli anni 2000. Nel Novecento, i rapporti tra cattolici cooperanti con i comunisti e i comunisti erano fondati sul riconoscimento delle diversità. Il cattocomunismo comincia con gli anni 2000 quando l’antagonismo diviene la forma comune dei comunisti e dei cattolici di sinistra e opporsi a Berlusconi e a Bush si pone come l’ideologia reale. Oggi antioccidente, antiglobalizzazione, antimercato, anticapitalismo divengono le negazioni comuni a cattolici e comunisti proprio perché sono prive di ogni proposta e insistono sulla pura negatività. Non avendo nulla di alternativo all’Occidente, alla globalizzazione, al mercato, al capitalismo, il cattocomunismo può unire cattolici che credono di essere spirituali negando il reale e comunisti che pensano al valore della rivoluzione come utopia. Sul “no” al reale è più facile intendersi che sul “sì” alla realtà.
Jesus pubblica un appello del vice presidente della Margherita ai vescovi perché censurino Berlusconi e ristabiliscano l’unità dei cattolici attorno alla sinistra. E la rivista stessa rivolge nel suo editoriale l’appello ai vescovi a rifare la nuova unità dei cattolici attorno all’antiberlusconismo: «I vescovi italiani hanno ancora il dovere di intervenire nell’agone pubblico quando una serie di valori e di principi morali fondamentali per la convivenza civile possono essere messi a rischio».
Monaco ripete i soliti slogan della sinistra contro Berlusconi: «Il disprezzo per la legalità, il rischio di un conflitto tra istituzioni e parti sociali, l’eclissi del ruolo europeista e pacifista dell’Italia, la “religione” del mercato, la concentrazione del potere mediatico». Sono questi i pericoli della democrazia. Non a caso uno degli interventi nel dibattito aperto dalla rivista si intitola “Berlusconismo come disvalore”.
Jesus chiede che i vescovi intervengano per condannare la realtà del mondo di oggi. Incerti sulla propria identità, margheriti e paolini chiedono ai vescovi di combattere Berlusconi per conto loro. Il cattocomunismo è la malattia senile dell’integralismo.
bagetbozzo@ragionpolitica.it

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