I pazienti inglesi non perdonano: 150.859 denunce per i medici di famiglia

Di Elisabetta Longo
11 Novembre 2012
In Inghilterra non c'è pace per i dottori. Ogni motivo è buono per intentare le cause più assurde, dai dubbi sulle terapie consigliate ai modi troppo sbrigativi in sala operatoria.

150.859 denunce per i medici di famiglia inglesi, tra il 2011 e il 2012, l’8 per cento in più rispetto all’anno precedente. Una montagna di pazienti insoddisfatti per i motivi più disparati. 1.6337 sono le cause dovute alla scarsa preparazione del medico di base, che non è stato in grado di individuare i sintomi che affliggevano il paziente. Che, interdetto, si è rivolto al mediatore sanitario, la figura istituzionale che si occupa di cause intentate nei confronti del personale medico.

PAZIENTI TROPPO SENSIBILI. 1.523 cause, invece, sono state portate avanti perché i medici non avevano riconosciuto la prescrizione di una terapia sbagliata, 1.600 perché le scuse presentate non erano sufficienti. La suscettibilità dei pazienti rappresenta una variabile notevole in certi casi: un signore ha fatto causa al suo medico perché, di fronte al suo terrore per l’anestesia pre-operatoria, il medico gli ha intimato sbrigativamente di non fare il bambino. Un’altra invece ha fatto causa al medico che le aveva detto: «Sua madre probabilmente non avrà molto tempo da vivere» in un modo troppo brusco perché lei lo accettasse. Viene in mente il dr House e la sua celebre frase “Vuoi un medico che ti tiene la mano mentre muori o uno che ti ignori mentre migliori?”.

PAZIENTI CAMPIONI. Per tutti questi motivi, e per evitare che continui il numero delle denunce, il ministero della Salute britannica ha istituito la figura del “paziente campione”, che verrà consultato a intervalli regolari per capire l’andamento di certi servizi assistenziali ed eventualmente migliorarli.

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