
I regali (gastronomici) degli arbitri
Non è vero che gli arbitri ricevono solo regali. Li fanno anche. A me un fischietto, molto simpatico e anche discreto, malgrado qualche svista (succede a tutti, anche ai giornalisti), ha mandato una cassa di prodotti gastronomici. Vi dico subito che non posso restituirla perch0 l’ho quasi del tutto spazzolata. Mi rimane la marmellata di capezzuolo che guardo da due settimane con sospetto misto a timore, incerto se attaccare anche quella. Comunque non la restituirei in ogni caso, tengo famiglia e ritengo che il calcio – a differenza della vita – sia una filosofia gnostica: tutto ritorna, tutto gira su se stesso. Le società omaggiano gli arbitri, gli arbitgri i giornalisti, i giornalisti, a loro modo, le società. Chi fa un regalo, panettone o rolex, cerca sempre di far piacere e di farsi piacere. Così va il mondo e pure il football. Alla fine, come dice il titolo della rubrica, il migliore vince (quasi) sempre. Le rare eccezioni confermano la regola. Meno scandali, meno convocazioni di Guariniello, c’è di peggio nella vita. Per cui mi tengo tutto, anche il cd che mi ha inviato Savorana, direttore di Tracce, e vi urlo in faccia: meglio corrotti che moralisti.
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