
Il banchiere di Oz. Un giovane professionista nel girone delle banche d’affari
Coinvolto da uno stile diretto e incalzante, il lettore si sorprenderà più volte a sorridere delle vicende di Jacopo Sarti, giovane e brillante neolaureato che decide, un po’ per ingenuità, un po’ per ambizione, un po’ per spirito di avventura, di provare a diventare un banchiere d’affari. Nel suo primo romanzo Il banchiere di Oz (Lindau, 285 pagine, 14,50 euro), Giacomo Brizielli, chiavarese, classe 1981, immagina un ragazzo con un sogno coltivato fin dal secondo anno accademico, a seguito di una chiacchierata con un laureando: «Il microcosmo dell’Investment Banking assunse ai miei occhi le tinte patinate di un immaginario yacht club londinese. Fu una folgorazione: sarei diventato un banchiere, pardon, un banker».
Il primo colloquio di lavoro è a Milano, città che a un primo sguardo pare al giovane Sarti un corpo senz’anima. Ma ci farà presto l’abitudine: gli uomini che si aggirano in quell’area di business, la banca, avevano «un’unica fede stakanovista nella vita trascorsa in ufficio, come se trascorrere ogni notte e ogni fine settimana in ufficio fosse garanzia di fare bene il proprio lavoro». Una fede che presto diventa anche quella di Sarti. La sua discesa agli inferi dell’investment banking inizia così, in una banca dove comincia a fare la gavetta e dove assorbe ciò che gli ruota freneticamente intorno, nell’enorme e avveniristica sala delle contrattazioni, nelle feste glamour e nei loft pieni di oggetti di design e di donne disponibili. Il talento di Sarti gli frutta un posto di lavoro nella city londinese, un’esperienza internazionale e soldi a palate. Una carriera ben avviata che gli permette di accedere al livello più alto del trading all’età di 25 anni. Fino a quando una sera del 2008 mette fine alla sua carriera e a quella di molti altri, cancellando l’esistenza stessa delle banche d’investimento. È il giorno in cui fallisce la Lehman Brothers. Ecco, Il banchiere di Oz svela quali uomini e quali ambizioni si celano dietro le sedi delle banche d’investimento, dietro la crisi che ha investito l’economia di mezzo mondo. E lo fa attraverso le avventure di Jacopo Sarti, un giovane in cerca di successo, ma non ancora travolto dalla vertigine del potere.
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