
Il Deserto dei Tartari
Il cabaret di Marino da Fazio e Gramellini (che avrebbero potuto fargli qualche sorriso in meno e qualche domanda in più)
E poi i miei amici e colleghi mi chiedono preoccupati: «Ma perché un numero crescente di cattolici simpatizzano per Putin? Come si può simpatizzare per un leader autoritario?». Forse perché la nostra democrazia assomiglia sempre meno a una democrazia? Forse perché, solo per dirne una, i mezzi d’informazione del servizio pubblico sono ridotti a cassa di risonanza della propaganda liberal e Lgbt? E i cattolici si sentono cornuti e mazziati? Pagano il canone più le altre tasse da cui vengono prelevate risorse per il sistema dell’informazione, e in cambio si ritrovano solo propaganda unilaterale, censura delle posizioni discordanti, sostituzione del dibattito serio col cabaret di Che tempo che fa e la goliardia de La Zanzara? Cabaret e goliardia sempre rigorosamente a senso unico: le posizioni progressiste sono accolte con ammiccamenti e inchini, quelle di chi si oppone giudicandole in realtà regressioni vengono commentate con smorfie e sberleffi.
L’altro ieri mi è capitato –increscioso incidente – di assistere a cinque minuti di Che tempo che fa, la trasmissione di Fabio Fazio e Massimo Gramellini, proprio quando si collegavano con un raggiante Ignazio Marino, il medico diventato sindaco di Roma. Quel che in Campidoglio ha fatto sabato scorso Marino, pessimo sindaco dell’Urbe, per distrarre l’attenzione dal suo malgoverno e per preparare il suo rientro nella politica nazionale, tutti lo sanno. Ha strumentalizzato la responsabilità amministrativa a cui i romani lo hanno –peggio per loro – chiamato e mancato di rispetto alle istituzioni per coltivare il proprio vantaggio personale. Si direbbe che non è la prima volta.
Uno così, andrebbe messo sulla graticola ogni volta che va in tivù e si trova davanti un giornalista. Invece il duo Fazio&Gramellini si è esibito in una serie di sorrisini e ammiccamenti all’interessato più eloquenti di un’aperta dichiarazione di sostegno. Il giornalista torinese non ha illustrato le critiche alla decisione illegale di Marino di trascrivere negli stati civili dell’anagrafe del Comune di Roma matrimoni fra persone dello stesso sesso contratti all’estero, ma li ha riassunti sotto forma di attacchi personali e contumelie rivolte al sindaco. Quindi gli ha fatto questa severissima domanda: «Ma quello che lei ha fatto è davvero illegale?». Al che il sindaco ha mostrato un largo sorriso e ha risposto «No, perché ce lo chiede l’Europa!». Una risposta senza senso, perché l’Italia è ancora, forse per poco, dotata di sovranità e perché le competenze dei Comuni non si estendono – e ci mancherebbe – alla legislazione matrimoniale o paramatrimoniale.
Ma dall’altra parte non c’erano due giornalisti pronti alla follow-question, bensì due scendiletto che hanno semplicemente contraccambiato il sorriso di Marino coi loro sorrisi estasiati. Così il sindaco si è sentito autorizzato a tenere una breve omelia sul fatto che in Campidoglio ha fatto la sua apparizione l’amore, che nelle sue molteplici forme non può essere contrastato da nessuno; e che tutto ciò che s’è visto – compresi i bambini figli delle coppie, concepiti attraverso qualche diavoleria biotecnologica -, è semplicemente realtà, e contro la realtà è inutile opporsi. Nessuno in studio, naturalmente, gli ha ricordato a quali sciagure storiche abbia condotto l’applicazione del principio hegeliano che tutto ciò che è reale è anche razionale. E nessuno lo ha invitato ad essere più coerente con le sue premesse: se la condizione necessaria e sufficiente per contrarre matrimonio è l’amore fra i soggetti, perché Marino non trascrive anche i matrimoni poligami (ce ne sono certamente anche a Roma, fra gli immigrati), i poliamori (rapporti affettivi e sessuali fra tre o più persone) e le relazioni incestuose? Se il criterio che fa premio su tutto è l’amore, se c’è il consenso degli interessati, perché no? Le ragioni razionali del “no” Marino e i suoi due supporter Rai non le posseggono, trincerati nel sentimentalismo e nell’ideologia dell’egualitarismo radicale, intento a cancellare gerarchie e differenze.
Non sono ragioni confessionali. Sono ragioni che l’antropologia, la psicanalisi, la psichiatria pediatrica, l’etica universale, offrono a piene mani. Il compito del sistema dei media nei paesi occidentali da anni è esattamente quello di impedire a queste ragioni di presentarsi nella pubblica agorà, di essere discusse e approfondite. Tutto deve rimanere al livello superficiale, tutto deve essere sprofondato nella melassa sentimentale e nei sussulti di indignazione per i diritti – presunti, mai dimostrati – violati. E nella manipolazione. La mattina del 20 ottobre il giornale radio del Gr2 ha dato notizia delle polemiche attorno all’iniziativa di Ignazio Marino, e ha concluso il servizio suggerendo che le parole di papa Francesco nella sua omelia per la beatificazione di Paolo VI, quando ha detto che «Dio non ha paura delle novità», rappresentano lo sdoganamento delle unioni di fatto da parte della Chiesa! La Stampa di Torino, che è il giornale su cui scrive Massimo Gramellini, ha avuto la spudoratezza di intitolare il pezzo sulla beatificazione di Paolo VI: «Paolo VI è beato, l’omelia di Papa Francesco: “Adattò la Chiesa ai mutamenti della società”». Il papa dell’Humanae Vitae, l’enciclica più controcorrente che si ricordi a memoria d’uomo!
L’unico soprassalto ipoteticamente razionale nel corso del collegamento di Che tempo che fa con Ignazio Marino l’ha avuto Fabio Fazio che a un certo punto ha detto: «Ognuno la può pensare come vuole, ma c’è una cosa su cui dobbiamo essere tutti d’accordo: i diritti non possono fermarsi alle frontiere!». E s’è agitato sulla sedia come se avesse trovato la soluzione al problema del calcolo del pi greco. Nessuno gli ha spiegato che 1) esistono le sovranità nazionali, gli stati decidono autonomamente in materia di diritti; 2) il problema è proprio stabilire che cosa è diritto, e che cosa invece è semplicemente desiderio o capriccio che la società non è tenuta a soddisfare. Ha scritto Pascal: «Nulla si vede di giusto o di ingiusto che non muti col mutare di clima. Tre gradi di latitudine sovvertono tutta la giurisprudenza; un meridiano decide della verità; nel giro di pochi anni le leggi fondamentali cambiano; il diritto ha le sue epoche; l’entrata di Saturno nel Leone segna l’origine di questo o quel crimine. Singolare giustizia che ha come confine un fiume! Verità di qua dei Pirenei, errore di là».
Capisco che probabilmente Fazio confonderebbe Pascal con la Pascale, ma quello che il filosofo e matematico francese ha scritto nei suoi Pensieri 350 anni fa resta verissimo. Infatti in Europa si va in galera se si dice qualcosa di non gradito circa l’omosessualità, in Africa invece ci si va se si dice qualcosa a favore. In Europa ridurre qualcuno in schiavitù è un reato, mentre nei territori del Califfato è legale ridurre in schiavitù gli infedeli, e segnatamente le donne di religione yazida. Più della metà degli abitanti del mondo vivono in stati dove vige la pena di morte, un po’ meno della metà in paesi dove è stata abrogata.
Per dire queste bischerate e per condurre la trasmissione con l’equilibrio che li contraddistingue, Fazio&Gramellini beccano un sacco di soldi. Questo fa incavolare un po’ di gente, che finisce per sbottare: «Meriterebbero di vedersela con Putin, meriterebbero di vedersela col Califfo». È la tipica reazione di chi è stato ridotto all’impotenza, alla subalternità, colpevolizzato e costretto a tacere o a parlare soltanto come ordinano dall’alto. Non è ingenua ammirazione, è semplice esasperazione. Come quella degli italiani poveri degli anni Cinquanta che sbottavano “Ha da venì Baffone!”.
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Leggendo l’interessante dibattito ho imparato che i matrimoni gay non sono illegali in Italia, ma sono “non previsti”, dunque se in un ordinamento si stabiliscono certi requisiti per ottenere qualcosa, ad esempio la pensione di invalidità, chi non possiede tali requisiti e riscuote la pensione abusivamente, potrebbe non fare nulla di illegale. Sì, perché secondo gli arguti commentatori non basta che si stabiliscano i requisiti, ma bisogna anche stabilire espressamente cosa è vietato. Dunque d’ora innanzi non basterà dire che una zona della città è riservata ai soli pedoni, ma per evitare ricorsi, si dovrà indicare esplicitamente tutte le classi di veicoli a cui il transito in quella zona è vietato. Insomma, non basta che la suprema corte tempo fa abbia sentenziato, con ostentato dispiacere, che i matrimoni omosessuali sono contrari al nostro ordinamento, il signor Nino ha bisogno di leggere da qualche parte che sono espressamente vietati. Oh tempora, o mores!
Cacciamo Marino, ce lo chiedono sia l’Europa che il buonsenso.
Gentile sig. Rodolfo Casadei,
Le inoltro, come suo dirsi, formale richiesta di farsi inteprete, per quanto è nelle Sue possibilità, di un appunto al Suo collega, sig. Porro, per quanto avvenuto nella puntata di “Virus” del 16 u.s.: in cui sono stati fatti passare i filmati che riprendevano l’indegna e incivile aggressione cui sono state sottoposte le Sentinelle In Piedi a Bologna e a Torino, ma senza che in studio ci fosse alcuna deplorazione o discussione su quanto avvenuto, a parte la personale e frettolosa condanna espressa da Porro, una specie di formale e blanda, quasi reticente, imbarazzata rivendicazione del diritto di espressione che non ha considerato i fatti come tali, ma, senza entrare nei dettagli di un invito al linciaggio di cui si sono fatti latori anche alcuni Sindaci, sembrava una protesta a favore della propria libertà di parola, non delle Sentinelle In Piedi come tali.
Nella stessa trasmissione, però, largo spazio è stato concesso a Vladimir Luxuria e solidarietà è stata espressa nei confronti della trans per gli attacchi susseguenti l’invito a cena con Pascale nella villa dell’attuale partner della Pascale. Luxuria è vittima di fantomatici arresti e inesistenti divieti in Russia, e tutti a compiangerla e indignarsi per l’affronto subito; va da B. e magicamente, gli stessi che la difendevano la fanno a pezzi. Insomma, la causa di nozze e adozioni gay trova sempre e comunque spazio e possibilità per essere difesa, anche nel salotto di B. e in quello di Porro, a casa di Mamma/genitore Rai 2; quella di chi si oppone, no. Poco importa che questa discriminazione avvenga anche in trasmissioni etichettate, chissà mai perchè, come di “Destra.” A me basta che si tratti di servizio pubblico. Che non è al servizio di una parte sola e delle vittime dell’arroganza gay solo quando a farne le spese è un gay o qualcuno che difende la madrepatria (e così, quasi tutti saranno contenti) genderista in maniera, come dire?, poco in linea con l’ortodossia del Pensiero Unico, con in calce la clausola anti-B. Se Porro ne è consapevole, sia coerente.
MI scuso con Lei, gentile Casadei, nel ringraziarLa, sempre presumendo che si possa fare in modo di esprimere a Porro un disappunto che è di tanti. Può darsi la cosa non sia nelle sua possibilità, ma, essendo impossibilitato a contattare il giornalista, la fiducia in Lei mi ha fatto ritenere che, in un modo o nell’altro, questo non piccolo segno dell’aria che tira anche in Rai non fosse fatto passare sotto silenzio.
Comunque vada, grazie per l’attenzione che vorrà dedicare a una richiesta che Le è formulata anche a nome di altri che hanno visto la trasmissione.
Caro amico, io non conosco Porro di persona. Perché non gli scrive direttamente esprimendole i concetti che ha scritto qui sopra?
Ci ho provato, telefonando al Giornale, ma Porro è irraggiungibile. Né davo per scontato che lo conoscesse o potesse raggiungerlo Lei, ci speravo soltanto. Perchè quello che ho visto a “Virus” è stato peggio delle sceneggiate e dei “dibattiti” a senso unico cui la Rai ci ha abituati, con l’aggravante, se posso definirla così, che si trattava di una trasmissione di pensiero libero perchè il conduttore unico si professa liberale, ancorché facendo il gioco a nascodenre la verità tipica del Pensiero Unico. Porro ha reso l’ossequio pro-forma al rispetto di interlocutori e avversari, ma solo per ribadire che, attenzione, prego, lui, Porro, rispetta tutti. Il punto era chiedere agli ospiti – così forbiti e unanimi nello schierarsi col fronte dei picchiatori che hanno non solo turbato, ma anche impedito una manifestazione autorizzata dalla Questura – un giudizio o un confronto su chi tratta le Sentinelle In Piedi come le immagini documentano inoppugnabilmente. Fra l’altro, si sentivano, oltre gli insulti, anche le “motivazioni” di quella massa di facinosrosi: “Che leggi a fare, ignorante!”, cose di questo genere, a ribadire il concetto che o sei col mainstream o sei contreola cultura, il sapere, Luxuria. Sul conto della quale ho già fatto le osservazioni del caso e che chiunque potrebbe fare attraverso la regsitrazione del programma, in cui era una vittima, giustamente, battagliera del pregiudizio ideologico dei gay più ligi alle consegne e non in grado di capire come la “vittoria” su tutti i fronti politici e mediatici valga una cena ad Arcore. Figurarsi che drammi in prima serata, perciò!
Comunque, grazie per l’attenzione e buon lavoro.
La RAI va abolita. E’ una cosa da regime, per sua natura.
E’ senza senso che i cittadini debbano essere obbligati a pagare per mantenere una casta di persone che, forse per diritto divino, sparano le loro idee (si fa per dire) da una posizione dominante.
Sarebbe come se, nelle edicole, assieme a Corriere, Repubblica, Giorno, ecc, ci fossero “il giornale di stato1”, il “giornale di stato2”, ecc. ecc. Oltretutto giornali pieni di volgarità e scemenze.
L’ unico giornale di Stato che deve esistere è la gazzetta ufficiale. Quindi, al massimo, manteniamo un canale TV e uno radio, per comunicazioni istituzionali.
Il resto… tutti a casa!!!! Che bello.
Il servizio “pubblico” non può esistere nel campo di informazione, spettacolo, divertimento, cultura, ecc. Non esiste la neutralità in queste cose. Era l’ unica conquista positiva del ’68 (e giusto l’ unica che è stata abbandonata).
bisogna capirlo, gramellini. si stava preparando a mettere sulla graticola nientemeno che matteo salvini. al quale infatti nonha risparmiato le solite domande da italiano idiota e razzista ( gramellini, sia chiaro).
In Parlamento c’è una maggioranza per approvare le unioni civili alla tedesca a dispetto di ncd, per cui la disputa sulla sovranità degli Stati non si porrà più e forse vi metterete finalmente il cuore in pace. Se gli Stati sono sovrani, allora così sarà.
Cara Filomena, leggerti riporta alla memoria bei ricordi.
Occhetto vs Berlusconi. Stravince quest’ultimo, una maggioranza schiacciante. I sinistrosi iniziano una campagna di sensibilizzazione per spiegare che la democrazia non “è” solo la forza del numeri, ma equilibrio dei poteri. L’intellighenzia … i soliti intellettuali, giuristi costituzionalisti, filosofi, svolgevano questa funzione sacerdotale per avvertire il popolo che erano esposti ad una dittatura democratica. Dittatura ancor più terribile per i mezzi di comunicazione che aveva B … e lo dicevano dappertutto… ora che ci penso ..proprio dappertutto, in maniera martellante, in tutte le televisioni e giornali.
Ora con vivo piacere leggo al tua baldanzosa … ” In Parlamento c’è una maggioranza per approvare le unioni civili alla tedesca a dispetto di ncd” ….”dispetto” … che belle parole, ancor più belle che sono dette in un sistema democratico in cui tre governi si susseguono senza una consultazione popolare… la democrazia, che ti piace… simili alla “repubblica democratica tedesca” che di democratico ha solo il nome.
Tu dirai che sei radicale e non sinistrosa..dirai…per quel che vale la differenza.
E meno male che non presenta il festival, altrimenti avrebbe invitato Marino e i 32 signori a ballare il cancan.
ma che razza di titolo: ipotizzare che due sorci facessero “miao” ad un ratto…
Il comune di Roma andrebbe semplicemente commissariato e il sincado cacciato per manifesta inosservanza delle leggi. E’ assurdo chiedere ai cittadini di rispettare le regole e poi essere il primo a violarle per ragioni di propaganda politica. Se vogliono i matrimoni gay facciano una battaglia aperta in Parlamento per modificare la Costituzione e approvare una legge specifica ma non abusino del loro potere per ragioni di convenienza elettorale!
ripeto: quale legge non avrebbe rispettato?
D’accordo, ho sbagliato a scrivere di registro delle unioni civili, quando invece i “matrimoni” sono stati trascritti sugli stati civili dell’anagrafe. L’abuso resta plateale, perché Marino ha trascritto qualcosa che non esiste: per la legge italiana il matrimonio fra persone dello stesso sesso non esiste come tale. La rilevanza dell’abuso dovrebbe stabilirla un giudice, e conoscendo quelli italiani ci si possono aspettare dieci sentenze diverse sulla stessa materia. Forse Marino potrebbe essere denunciato per abuso d’ufficio, perché il riconoscimento del “matrimonio” gay potrebbe comportare vantaggi patrimoniali indebiti per i contraenti.
Gentile Casadei,
Se fossi cattolico (non lo sono) non mi preoccuperei di Fazio.
Fazio si rivolge ad un pubblico che ha comunque una opinione già formata.
Diamo una occhiata ai ragazzi, che le opinioni se le stanno formando.
Cosa guardano i ragazzi in TV?
MTV, ovvio.
Alcuni programmi di MTV, di notevole successo:
1) Modern Family. (famiglia moderna)
Jay, nonno e capofamiglia è risposato con una divorziata con prole. Ha una figlia con una famiglia “normale”, un figlio sposato con un uomo che ha adottato (orfana? non specificato nella storia) una bambina Vietnamita. Ad un certo punto della serie vogliono fare il “secondo figlio”, da adottare da una madre messicana.
In una puntata la coppia omo propone il “cocktail” fra il seme dei due con cui fecondare un ovulo della sorella (la futura zia/mamma biologica) da impiantare in un utero in affitto.
2) Cat Fish (False identità, intraducibile letteralmente)
Storie nate sulle chat e su facebook. In molti episodi sono relazioni omosessuali.
3) Fakein’it (Più che amiche)
Qui la cosa “interessante” è il target: specifico per i ragazzi fra i 13-17 anni (storie di liceali)
Due ragazze fingono di essere lesbiche per farsi accettare dal gruppo (si, proprio così).
Ad un certo punto capiscono che se tornano indietro la loro “rispettabilità” verrà distrutta.
Quindi una si macera perché deve continuare a fingere, l’altra si macera perché all’inizio fingeva per fare un favore alla migliore amica, poi si innamora sul serio con tutto il corollario per capire se è davvero dell’altra sponda (inizia a frequentare bar lesbo etc.)
Un personaggio di contorno è il migliore amico di quella “dubbiosa” che le fa da cicerone nel mondo gay.
Nota interessante è come vengono presentati i genitori: problematici, “amici dei figli”, non sono una guida ma si fanno guidare loro stessi dai figli con i quali hanno un rapporto sostanzialmente paritario.
Potrebbe essere uno spunto per un articolo (scusi la presunzione).
Dimostra il livello di disinformazione dei media. Stanno facendo il lavaggio del cervello.
Caro Andrea UDT, in effetti, la manipolazione è un’arte antica e una scienza moderna, impiegata in tutta la sua forza d’urto in pro dei temi cari al Pensiero Unico, attraverso l’uso di media e sondaggismo pilotato da parte del Pensiero Monopolista di valori in termini di capilati e di valori capitali in termini morali, sociali e culturali. Perciò, sono fiero del mio Paese, che, anche in un momento difficile per ogni Stato, resiste alla marea montante del bombardamento a tappeto mediatico e alle ingiunzioni eurocratiche in tema di famiglia, educazione alla “salute”, prostrazione al politicamente corretto in tute le sue linee di produzione. ltro che “solo in Italia siamo così schfiosamente provinciali!…” L’Italia, ma anche la Croazia e l’Ungheria, non intendono subire il ricatto in tutte le sue espressioni. Juncker, Barroso, Merkel, LGBT, Scalfr8 e Renzie hanno di fronte un popolo, con un’identità fatta di memoria, tradizioni, stereotipi, se gli piace, migliori di quelli che piacciono a loro: se vogliamo e se resta posto, fede, perfino, perfino quella. E le mistiifcazioni di Hollywood sono come le contraffazioni cinesi dei prodotti nostrani: robaccia che andrebbe bandita dalle nostre case e cui dovrebbero essere riservati appositi canali sulle pay tv per gli appasionati del kitsch o dello splatter di infima qualità.
@Raider: francamente non sarei proprio entusiasta di sapere che l’Italia è più vicina alle posizioni della Croazia e dell’Ungheria piuttosto che a quelle dei Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Norvegia, Svezia, Portogallo, Islanda, Danimarca, Francia, Regno Unito, Lussemburgo , Canada, Stati Uniti , Messico , Argentina, Brasile, Uruguay, Sudafrica e Nuova Zelanda.
La verità poi è un’altra, sia la Croazia che l’Ungheria che tu citi sono MOLTO più avanti dell’Italia nell’ambito della difesa dei diritti degli omosessuali, e anche se da loro non esiste il matrimonio omosessuale esistono le unioni civili che sono estremamente simili (d’altronde il Matrimonio omosessuale non esiste neanche in Germania, che è il paese preso, pare, a modello, dal nostro amato premier)
Nino, la lista d’onore dei Paesi più evoluti del suo non mi fa alcuna impressione. Che un sondaggio o un elenco di Paesi abbia forza di verità o valore di argomento, è una cosa che mi fa ridere: e che, semmai, a me sa più di forza di ricatto che di altro. Siccome è innegabile la spinta forsennata a imporre una visione modello Unico del Pensiero stupendo del futuro, che ci sia chi reagisca è una bella testimonianza di rifiuto del Pensiero Monocratico: quando, del resto, tanti pedagogisti in proiezione multimediale ci hanno ripetuto fino alla noia che il dissenso è un valore irrinunciabile, per singoli, gruppi e nazioni. Quindi, Nino, di che parla? Se tanti sono così disposti a osannare il dogmatismo onusian-eurocratico, perché dovrei fare lo stesso anch’io? Dato che so bene come vanno le cose: il mobbing sul posto di lavoro ogni volta che viene fuori che sono cattolico e di Destra, anzi: “Sinistra del lavoro, destra dei valori”; l’emarginazione di cui sono oggetto da parte di gente che la pensa esattamente come lei; gli attacchi al mio computer da hacker che sanno chi sono e chissà, volendo, magari, pensandoci bene, potrebbero girare il tutto a qualche gruppo di ultrà piazzaioli o di islamici dallo scannatoio facile: e dire che non sono neppure una Sentinella In Piedi e non ho mai fatto parte di CL! Questo, solo per restare sul personale e politico.
Ché, se, poi, per rinfrancar lo spirito ponendosi su un piano più elevato e inclinato, volessimo prender in considerazione altro segni dei tempi in chi viviamo, c’è un Sinodo e c’è un papa eletto dopo che l’Emerito è stato fatto dimettere sulla base di minacce, sembra, riguardo un’offensiva senza precedenti di quei poteri che strumentalizzano le cause di ogni genere, anche sessuale. Così, casomai il papa ritenesse di poter dismettere il depositum fidei, difenderò ciò in cui credo, come cristiano e come cittadino, con argomenti laici. Come ho sempre fatto, per non creare imbarazzo a vescovi e papi Regnanti o co-Reggenti o Emeriti.
io volevo solo far osservare che Ungheria e Croazia, paesi citati da lei, sono molto più progressisti dell’italia su questo tema. Ed è tutto dire
L’Ue ha boicottato l’Ungheria per le scelte in campo economico e l’ha dipinta come un Paese fascista e razzista. Se le pare che le posizioni “molto più progressiste dell’Italia” possano fare da lavacro di queste foliés bergéres eurocratiche, beh, come scriveva? “E’ tutto dire.”
Nino: io sono agnostico e mangiapreti.
Ma più va avanti questa storia (storiaccia), più montano i dubbi. Da laico, laicissimo, riconosco delle obiezioni (laiche, non di dottrina!!!) formidabili:
1) step child = > uteri in affitto => nuova forma di sfruttamento delle donne
Uno di “sinistra” al solo sentore di “sfruttamento delle donne” dovrebbe balzare in piedi col machete fra i denti, pronto a dare battaglia. Invece su questa problematica è calma piatta.
2) reversibilità pensione? Perchè mai? Era pensata per poter permettere alle donne di dedicarsi completamente ai figli. Invece che pensare ai figli si pensa al “bonus” congelamento ovuli. E quello che parte negli states generalmente arriva dopo qualche anno (ma arriva) anche qui
3) confusione fra piano sentimentale e ruolo giuridico famiglia. Sposarsi è un impegno ed una rinuncia ad una parte della propria indipendenza in favore di una progettualità di vita. Non serve inventarsi mezzi matrimoni, dico, pacs etc.
Altrimenti si pretenderà di “regolarizzare” anche le avventure estive e le scappatelle con le amanti.
4) Il punto fondamentale, imprescindibile. Nel dibattito, a “sinistra”, non dico in SEL o fra le mummie intelettuali ex PCI (Rotodà, et similia) ma almeno nel PD “Renziano” è sconcertante che nessuno affronti il problema dal punto di vista del minore. MAI.
Solo Adinolfi ne ha parlato e, significativamente, ha lasciato il PD.
A una forma giuridica di riconoscimento io, laicamente, la trovo giusta. Che li tuteli in caso di malattia o successione. Che li riconosca, nel senso ok, io comunità (quindi stato) so che esistete, so che vi siete pubblicamente impegnati in un vincolo giuridico etc.etc.
Ma con i limiti di cui sopra e senza sbracare: altrimenti mi toccherà manifestare con le Sentinelle, votare Salvini, dare ragione ai preti.
Ne farei volentieri a meno.
Desidero esprimerLe, signor Andrea UDT, la mia ammirazione di cattolico e di elettore della Destra per il coraggio (coraggio! Ma dove sono fermi, a Sinistra, al romanzo di cappa e spada?) con cui Lei fa una cosa che sembra difficile, per tutti coloro che dovrebbero rappresentarLa: ragionare senza farsi commissariare il cervello dall’Ue. Mi creda, Lei può rendersi conto del punto di bassura toccato dal nostro Paese nel momento in cui occorre coraggio per dire cose di assoluto buon senso, parlando secondo ragione. Mi consenta di esprimere un augurio: che Lei non rinunci mai a farlo. Non, sia chiaro, per chi non la pensa come Lei o per la Sinistra che le sta a cuore: per se stesso, per la persona che è, per i figli che ha o per quelli che non ha avuto.
@Andrea:
Provo a darti le mie risposte
1) stepchild: io personalmente ho molti dubbi sul cosiddetto utero in affitto, ne ho molti di meno sulla donazione di sperma (e se guardi le statistiche vedrai che sono in gran maggioranza le coppie formate da due donne quelle che hanno figli, rispetto a quelle formate da due uomini). Ma se una coppia di uomini decide di ricorrere a quella tecnica per avere un bambino, sperando che la facciano almeno in Canada o negli Stati Uniti invece che in India o in Thailandia, agendo legalmente secondo le leggi di quello stato, proprio in virtù del punto 4) che tu citi io vedo giusta la step child adoption che va a dare delle garanzie al bambino in primis. Certo, tu puoi dire: i due omosessuali hanno fatto la furbata di fare all’estero una cosa che in Italia è proibita e poi li andiamo pure a premiare con la step child adoption? è vero, ma se tu la proibisci fai un torto al bambino, e quindi secondo me questo è il male minore. Questo non si applica ovviamente alle coppie di donne, per loro è come ricorrere alla eterologa che oggi in italia è legale (ma solo per le coppie etero) .
Dirò di più, io sarei anche per l’adozione tout-court, sempre nell’interesse primario del bambino, per dargli più affetto di quello che può avere in un istituto (e consapevole che in moltissimi istituti il personale fa i salti mortali per dare ai piccoli ospiti il massimo dell’affetto possibile)
2) Reversibilità della pensione: è vero, la pensione di reversibilità è qualcosa che in potenza doveva risarcire la donna che, non lavorando ed occupandosi della casa, non avrebbe avuto mezzi di sostentamento nel caso di scomparsa del marito. Già oggi, se non sbaglio, la reversibilità viene ridotta se la moglie ha un suo reddito, in genere una sua pensione perché, come spesso capita, in una famiglia si lavora in due. Non vedo perché le stesse regole non si possano applicare anche per le coppie omosessuali. O ritieni non dignitoso che in una coppia omosessuale ci sia uno che lavora e l’altro che si occupa della casa? Io conosco una coppia omosessuale che si è sposata all’estero ed ha fatto ricorso alla maternità surrogata. Quando è nata la bambina uno dei due (mi pare tra l’altro il padre biologico) ha lasciato il lavoro e si è dedicato a tempo pieno alla figlia, e continua a farlo.
3) su questo sono d’accordo, infatti per me l’ideale sarebbe dire che il matrimonio (civile) può essere celebrato tra due persone libere indipendentemente dal sesso. E questo è quello che chiedono gli omosessuali. Aspettiamo ancora di vedere qual è la risposta concreta che prima o poi darà il parlamento
4) Ti ho in parte risposto, i bambini innanzi tutto. Ma si parla di bambini che hanno un padre (o una madre) biologico, come vorresti proteggerli? levandoli al padre (o alla madre) biologico? Non vedo in cosa il matrimonio o l’unione civile vadano contro i bambini
Incredibile la serie di amenità che lei mette in fila, Nino, numerandole per non perdere il conto e evitare accuratamente di rispondere Andrea UDT e quel che è peggio, senza porsi neppure una o due di numero delle domande che Andrea pone alla Sinistra, arresa sul piano delle scelte di politica econiomica e dei principi “civili” all’eurocrazia e al super-potere della finanza globale che ha nell’O.N.U. la sua “agenzia (de)formativa” per pianificare il futuro del mondo. O stai con loro: o sei da braccare, anche via Internet – e perciò, finchè “Tempi.it” c’è, meglio approfittarne come spazio di libertà.
Io non starò dietro a tutte le cose che lei scrive tenendo il conto. Bastano e avanzano i suoi scrupoli etici per quello che è l’interesse dei bambini: diamoli a chi li vuole e non se ne parli più, eh? In fondo, basta poco, che ce vo’, come direbbe Marino? Ci vuole solo tutta la falsità, l’ipocrisia, la violenza fatta passare per diritto, l’arroganza con cui si aggira, si beffa la legge e si dà addosso a chi i bambini li vuole tutelare da chiunque li consideri un bene da estorcere col ricatto del denaro o la forza della legge, quando questa non può essere né aggirata né beffata!
Certo che ci vuole una bella faccia tosta, prendersela con casadei per una svista e nulla da eccepire sull’accoppiata vincente facile in casa Fazio-Gramellini, zerbini giulivi nei confronti di chi? Di qualche eminenza grigia della Sinistra, di qualche intellettuale organico al Pensiero Unico, di qualche personaggio dello show-biz tutto lustrini e politicamenbte corretto? No: trattavasi di Marino, il più inutile sindaco della storia di Roma! Il servilismo e il gregarismo compiacente si vede in tutto il suo sfolgorante splendore quando ha a che fare anche con le figure di contorno: oh che bella festa!
Ma se su Fazio & Gramellini fa il templo che fa e era previsto anche dall’Aeronautica militare, che dire di Porro e di Virus? Giovedì scorso, al cospetto di Luxuria, solo un breve richiamo in cronaca: certo che il trattamento riservato alle Sentinelle In Piedi non si fa,eh! E stop. Invece, un bel po’ di tempo è stato dedicato a diefsa e autodifesa di Luxuria ospite di B.& Pascale, che sono peggio di Fazio & Gramellini. Ora, io non ho modo di farglielo sapere, ma se voi della REdazione poteste, fateglielo sapere, a Porro, che una persona così a modo dovrebbe, ci amncherebbe, usare le cortesie agli ospiti; ma senza scordare di essere un giornalista, che documenta certi fatti assumendosi della notizia la responsabilità e chiamando a discutere di cose passate pressochè sotto silenzio, non per svicolare alla prima occasione e passare ad altro.
Nella mente squinternata di certa gente basta trovare un errore anche veniale nel discorso di qualcuno perché costui meriti di essere additato a “disinformato” (prossimamente reato penale nella società digitalizzata) e venga screditata ogni altra sua affermazione, per quanto condivisibile e finanche lapalissiana sia.
Neanche all’asilo Mariuccia.
Gentile SIg. Casadei,
quando si scrive in un sito le parole sono importanti. D’altronde ci sono stati giornalisti che (immagino in perfetta buona fede) hanno addirittura scritto che Marino aveva celebrato il matrimonio di 16 coppie omosessuali.
Abuso d’ufficio? Per favore, non scherziamo. Marino non ha “riconosciuto” il matrimonio omosessuale e la trascrizione che ha effettuato non può comportare nessun vantaggio patrimoniale indebito per i contraenti proprio perché, come ha scritto proprio Lei il matrimonio tra persone dello stesso sesso per la legge Italiana non esiste. Marino ha solo preso atto ed annotato nel registro di stato civile che una persona si è sposata all’estero (tanto è vero che questa trascrizione non cambia lo stato civile celibe/nubile dei contraenti).
Secondo il Sindaco di Milano Pisapia (che oltre ad essere sindaco è anche avvocato penalista e fa parte del Comitato scientifico della Camera penale) la trascrizione è un atto dovuto e non contravviene a nessuna legge o norma.
E quindi, se non ha valore giuridico, quale sarebbe il valore o l’utilità di una trascrizione del genere? Lo hanno detto altri amici che scrivono qui: un valore simbolico, morale e politico. E le sembra poco, Toni? Non il senso simbolcio, ecc…; quanto il fatto che di questo si facciano carico pubblici ufficiali che ignorano bellamente, in questo caso come in nessun altro, la lettera e lo siprito della legge, per tenere sermoncini sull’affettività e sull’uguaglianza, che non c’entrano nulla o che è discutibile siano pertinenti e pertanto, pertinenza per pertinenza, non è il caso trovino provocatori/promotori per surrogare, espropriare o fecondare eterologamente il Parlamento della funzione legislativa.
Marino, poi! E Pisapia, per giunta! De Magistris, che dovrebbe essere dimesso e si mette a fare il martire civile! Sono come i ministri francesi di un socialismo allo sbando e allo sbanco da svendita fallimentare, che fanno gli agitatori, senza, però, nemmeno sballarsela con i Rolling Stones. E nessuno di lor signori sindaci attivisti pro-gay che condanni in modo fermo, chiaro e inequivocabile le aggressioni simboliche, morali, politiche, mediatiche e fisiche alle Sentinelle In Piedi: in modo tale che questi fasciati in tricolor fanno i collateralisti istituzionali della violenza gay militante con l’arroganza di spacciarsi per vittime e ‘resistenti’ alla legge e ai Prefetti che la applicano.
Chiedo scusa a Toni, è chiaro che il mio post era indirzzato a Nino.
Avevo capito che il commento era rivolto a me. Il gesto è simbolico? Fino ad un certo punto, tanto che Pisapia parla di atto dovuto. Ha la sua utilità in quanto informa che una persona ha contratto matrimonio in (faccio un esempio) Spagna. Vediamo … Aldo e Sandra vorrebbero sposarsi in Italia, e se Sandra ha sposato Giulia in Spagna lo può fare, ma facendo le pubblicazioni sarebbe noto a tutti (principalmente ad Aldo) che Giulia è sposata (in Spagna). Sandra e Giulia si sposano in Spagna in comunione dei beni, poi Sandra sempre in Spagna compra un appartamento (che seppur intestato solo a lei è proprietà comune), se poi vuole venderlo (sempre in Spagna) presenta un certificato di nascita che dice che è nubile e lo può vendere ad insaputa di Giulia.
E’ anche un atto simbolico? Può darsi, come lo sono molti atti ufficiali.
Ci tengo a sottolineare che non si può ignorare la lettera e lo spirto di una legge che non esiste.
Sulle Sentinelle in piedi, io sono in principio contrario ad ogni forma di violenza, sia quella fisica sia quella verbale. Da qualunque parte essa provenga. Ma cosa c’entra questo con il tema del post?
Strano che lei, Nino, che si dichiara così simmesamente contro la violenza, non comprenda il legame fra un atto simbolico, chiamiamolo così e l’aggressione alle Sentinelle In Piedi. Quelle aggressioni sono leggittimate e autorizzate, di fatto, sempre simbolicamente, nel momento in cui viene “riparato” a un’ingiustizia presunta sfidando una legge che non c’è, lei dice, come se qualcuno se ne fosse dimenticato.
Questo, perchè non possiamo dare per scontata la deplorazione della violenza quando i primi cittadini sono i primi a violare anche le leggi che non ci sono perché la legge che c’è non gli piace e non gli basta per capire che quelle in vigore altrove non valgono qui: e intanto, non hanno avuto alcuno slancio di altrettale spirito civico contro lo spettacolo vergognoso di gente inerme impunemente insultata, minacciata, aggredita e costretta a interromepore una manifestazione autorizzata sotto gli occhi della polizia e fra due ali di belve pronte al linciaggio.
E a questo punto, le dico che la mia solidarietà va anche ai militanti di Forza Nuova, che non considero, comunque possiamo pensarla su di loro lei o io, meno degna di tutela di lei e di me nella loro liberta di espressione: se hanno qualche ragione le Sentinelle In Piedi nell’evitare strumentalizzazioni partitiche di qualunque segno, rispetto il loro esser andati in piazza a sfidare la violenza di una canea che non esprime né democrazia né civiltà nè rispetto. E come i militanti gay e gender non hanno, agendo come hanno fatto, alcun titolo per rivendicare diritti, i sindaci non hanno, perciò, alcuna credibilità per poter sfoggiare spirito civico, mentre ne fanno di altro genere nei salotti televisivi che sio prestano a fargli da amichevole palco elettorale anche senza elezioni, perlomeno, locali alle viste.
Quanto ai problemi di comprevandita di immobili e bigamia, li si affronta come si è sempre fatto, con le leggi che ci sono e non convalidando un atto giuridico privo di valore per la legge del nostro Paese.
Una domanda da ignorante in materia:
ma i matrimoni poligami contratti all’estero vengono registrati in Italia?
Grazie
Per quel che mi risulta, vale ancora la circolare n. 55 del 18 ottobre 2007 che specifica che non è trascrivibile per contrarietà all’ordine pubblico il matrimonio poligamico contratto da un cittadino italiano all’estero
Che intollerabile discriminazione
Può sempre fare ricorso alla corte europea
Un ordinamento Nino bello ……non ha rispettato un ordinamento. Non è una astrazione…se lo pensi sei un ignorante. L’ ordinamento giuridico sono le norme che regolano la vita di una comunità, ovvero di una popolazione. Un sistema coerente che nel caso di vuoto di una legge (Capisci o no!!!) ha delle REGOLE per colmarlo.
Pure l’organizzazione dello Stato con tutti i rapporti giuridici tra organi dello Stato e ed i componenti della collettività rientra nel concetto di “ordinamento”. Il non rispettare include il non attendere ad una circolare dispositiva (capisci o no? … cosi vediamo se la finisci con sta’ minchiata di domanda “quale legge non avrebbe rispettato?”)
Te l’ho detto, in altre discussioni, con tutta la gentilezza possibile…. ora…. detto così …ti entra in zucca o no?!
@Toni: se ti riferisci alla circolare di Alfano, guarda caso la stessa (sul cui merito non entro, anche se la mia personale opinione è che essa sia impugnabile) non era diretta ai Sindaci ma ai Prefetti, quindi perché i Sindaci avrebbero dovuto tenerne conto? Non a caso, la stessa direttiva impone ai Prefetti di “invitare” i sindaci di non trascrivere, ed un “invito” può tranquillamente essere declinato
Ripeto, citami una legge che sia stata infranta dai sindaci che hanno trascritto. Che io sappia non ce ne sono, ed ad oggi nessuno mi ha dato una risposta puntuale su questo, spesso buttandola in caciara.
“Citami una legge” …”l’eterno ritorno” della minchiata.
Te l’ho spiegato …ricordi “l’ordinamento”. Fai finta di non capire o non capisci?
“perché i Sindaci avrebbero dovuto tenerne conto?”
Per il fatto che il Sindaco in materia di STATO CIVILE (che include il matrimonio) è Ufficiale del Governo .
Per il fatto che in qualità di ufficiale del governo è subordinato al prefetto.
Per il fatto che i Prefetti sono subordinati al Ministro dell’Interno.
Per il fatto che il ministro dell’Interno sovrintende al “Dipartimento per gli affari interni e territoriali”.
Per il fatto che dipartimento “include” la vigilanza sullo “stato civile” e sull’anagrafe.
Per il fatto che il matrimonio è materia di “STATO CIVILE”?
Non è chiaro? No? Lo vuoi scritto in maniera diverso?
scusa Toni, ma se il sindaco è subordinato al prefetto, ed il prefetto al Ministro, e SE il ministro era sicuro di aver ragione, perché non ha ordinato ai prefetti di ordinare ai sindaci di non trascrivere? Se le cose fossero state così semplici e chiare, perché tutti questi giri? Non mi sembra , ad oggi, che qualcuno abbia accusato i sindaci di aver infranto qualche regola o di aver abusato del loro potere.
E comunque, lo ripeto per l’ennesima volta, quello di cui si discute non è relativo al matrimonio, ma è relativo alle norme che prevedono la trascrizione di atti esteri.
Comunque, la mia posizione mi sembra chiara, la tua pure, ora io mi siedo in poltrona con i miei bravi popcorn e aspetto di vedere come evolve tutta questa storia
Acuto…Nino… , forse, e ti assicuro che capita, si voleva dare l’opportunità al sindaco di ricorrere ad un atto di revoca in autotutela. Capita pure che atti in forma scritta, per una forma di cortesia istituzionale, vengono proceduti da inviti/ordini verbali. Capito!
Sul “E comunque, lo ripeto per l’ennesima volta, quello di cui si discute non è relativo al matrimonio, ma è relativo alle norme che prevedono la trascrizione di atti esteri.” Dici l’ennesima minchiata … mescolata a male fede facendo finta di non capire.
Ti spiego: Facciamo ipotesi che il ministro sbaglia…. come se sbagliasse un dirigente in una qualsiasi amministrazione pubblica, perché pone in essere un ordine illegittimo, il funzionario può disattendere, ma se l’ordine viene confermato per iscritto (tipo con una circolare) deve adempiere. Riesci a dedurre o devo fare altri passaggi?
Pure l’atra volta ti eri seduto in poltrona con i popcorn per vedere come andava a finire (ammettendo che non capivi nulla di queste cose) , ma a meno di 24 ore hai dato dell’incompetente ad un costituzionalista.
Stai seduto e non dire altre fesserie.
Articolo pieno di errori. Marino non ha trascritto quei matrimoni nel registro delle unioni di fatto del Comune di Roma. Il registro delle unioni di fatto a Roma non esiste.
Ha invece deciso di inserire quei matrimoni nell’anagrafe comunale. Ed è proprio questo il casus belli, altrimenti la vicenda non avrebbe suscitato l’interesse di nessuno.
I giornalisti italiani o sono scendiletto o sono disinformati (e senza voglia alcuna di informarsi prima di divulgare notizie). Spesso sono entrambe le cose.
Non posso che concordare, sull’argomento ho letto ieri tante castronerie ed imprecisioni (da entrambe le parti)
L’atto del sindaco allora è ancora più grave. È una forzatura della legge ed una truffa per i registrati.
La tua precisazione non sposta di un millimetro la sostanza della questione
Ultimamente non avevo più seguito i programmi di Fazio.
Non tanto perchè il conduttore non la pensa su tanti temi come me, nè tantomeno perchè finge di essere aperto alle idee altrui. Semplicemente mi annoiava.
Ci sono ricascato dentro per caso la settimana scorsa proprio quando Gramellini ha parlato delle Sentinelle in Piedi. Ricordo x chi non lo sapesse che ca 10 mila cittadini italiani in decine di piazze si sono ritrovati per manifestare la loro contrarietà al DDL Scalfarotto e tutto ciò che ne deriva. Faccio notare che non solo il nostro sistema giurdico tutela la libertà di manifestare e di opinione, ma soprattutto (ironia della sorte) le sentinelle in piedi manifestano per tutelare un’idea di famiglia sancita espressamente dalla nostra Costituzione.
Le sentinelle in questione, non solo hanno manifestato in maniera autorizzata e pacifica, non solo erano cittadini di tutte le età (c’erano perfino delle mamme con passeggini), non solo il nostro sistema giuridico tutela la libertà di espressione di tutti…ma oltre a tutto questo sono pure state aggredite sia verbalmente (cosa che era già successa), sia in maniera fisica (in alcuni casi è stato necessario il ricovero). Una cosa che in un paese democratico avrebbe dovuto ricevere la condanna senza se e senza ma da tutte le istituzioni e da tutti i media. E invece le istituzioni più social, smart e cinguettanti che la nostra storia abbia mai avuto si sono zittite e sui maggiori giornali, il giorno dopo, si parlava genericamente di scontri. Quasi fosse stata la mamma “sentinella” a lanciare una bottiglia e sfiorare il passeggino di sua figlia.
Di tutto questo i giornalisti di “che tempo che fa” hanno abbondantemente sorvolato e “obliato”. Non solo, attorniato da una claque applaudente hanno cominciato a chiedersi che fastidio danno agli altri se 2 omosessuali si sposano. O domandandosi domande esistenziali come: Se tu vuoi mangiare carote, perchè vuoi impedire di mangiare patate ad un altro?
A parte la banalità e la superficialità con cui si affrontano questi argomenti in prima serata (mi aspetterei decisamente di meglio da un programma del servizio pubblico), ma è così difficile capire che la nostra struttura sociale si fonda sulla famiglia, il che non viola di una virgola i diritti di chi famiglia non è? è difficile capire che paragonando cose diverse se ne sminuisce inevitabilmente una? è così diffcile capire che se si parla di struttura sociale è sacrosanto che tutti i cittadini possano esprimere la loro opinione, senza cercare di zittire gli altri facendo credere che la questione sia soltanto privata?
Inoltre, sarebbe stato bello che i nostri eroi si fossero chiesti: “ma la nostra Costituzione (la più bella del mondo) è omofoba, visto che secondo l’art.29 la famiglia è la “società naturale fondata sul matrimonio”?” Se ci fosse la reale volontà di interrogarsi sui problemi e la reale apertura mentale tanto sbandierata e MAI applicata, da una domanda simile potrebbero uscirne delle discussioni interessanti e un po’ più profonde dei semplici slogan a base di carote e patate.
“Capisco che probabilmente Fazio confonderebbe Pascal con la Pascale”…chapeau
MARINO è andato contro la legge dello STATO, altro che balle
MARINO è quello che quando era in USA e lavorava come medico presso un istituto scientifico di ricerca, fu cacciato per aver fatto la cresta (rubato) sugli scontrini di rimborso, non fu incriminato per buona pace, ma venne allontanato subito e senza indugio.
Ecco chi è MARINO e i romani lo hanno votato: “coglioni” !!!!
Quale legge dello stato?
@ Nino
Alfano l’ha spiegato molto bene. Ma è evidente che non sono spiegazioni di valore per te. Trovi arguto che un sindaco abbia il ruolo di infilarsi là dove c’è un vuoto di legge, per sminuire ciò che invece la legge dice ben chiaro. Un giocherellone che fa pubblicità a se stesso ed il gradasso rispetto a delle disposizioni che del prefetto e del ministro (poi cercano ad altri il rispetto delle istituzioni). Che fa la tigre di carta sapendo che il suo ministro può subire solo ritorsioni da colleghi suoi di partito e di governo, secondo la peggiore tradizione politica di questo paese.
Per essere pericolosi nella vita non occorre essere violenti…basta essere idioti…e questo non vale solo per chi comanda.
@Toni: Alfano non ha spiegato un bel niente, è stato generico e non ha citato nessun articolo, e Marino ha fatto quello che hanno già fatto altri suoi colleghi, senza fino ad oggi nessuna conseguenza.
A parte il fatto che, come ho più volte scritto, secondo me l’intera questione è assolutamente marginale, Marino ha fatto qualcosa su cui la legge non dice assolutamente niente e quindi era nel suo diritto fare quello che ha fatto. Sono curioso di vedere cosa succede, perché il Prefetto non può annullare un atto del Sindaco, quello si che è proibito dalla legge
Alfano non doveva spiegare niente perché la nullità delle nozza gay in Italia è lapalissiana. Non c’è una legge perché semplicememte non è un caso contemplato dal intero ordinamento.
Nino,
neanche ti avvicini agli argomenti dei tuoi interlocutori. Alfano ha spiegato molto bene, mentre tu ti muovi con l’aria fritta. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, ed il fare il sordo è una cosa che ti riesce bene. .
@Yoyo e Toni: Le nozze omosessuali in italia non esistono e quindi non possono essere considerate valide ai fini civilistici in Italia. Questo, con la trascrizione ai fini pubblicistici non ha niente a che vedere. Alfano (mmi riferisco a Toni) non ha spiegato un bel niente, si è mosso anche lui in una assenza legislativa dando una interpretazione (restrittiva) che è facilmente impugnabile.
Quello che succederà ora, se i Prefetti annulleranno d’ufficio la trascrizione, e che ci saranno dei ricorsi contro le azioni dei prefetti , e quindi contro la circolare di Alfano. Mi verrebbe da dire: Much Ado About Nothing
Caro Nino…se è impugnabile vai con Marino ad impugnarla nelle sedi opportune. Ma intanto per rispetto dei ruoli istituzionali deve attendere ad una disposizione ricevuta con la circolare invece di fare cabaret.
Se è impugnabile cosa? la circolare di Alfano? Ma quella non è indirizzata a Marino, perché Marino dovrebbe impugnarla? Non lo riguarda direttamente.
Se invece il Prefetto annullerà un suo atto, allora avrà tutto il diritto, se vorrà, di impugnare l’annullamento (e non la Circolare). Alfano può fare tutte le circolari che vuole, quelle che possono essere impugnate da un cittadino sono le (eventuali) azioni effettuate dai prefetti in accordo con la circolare. Come potranno impugnarla i cittadini interessati da quell’atto.
E’ tutto così semplice
«Con riferimento alla nota datata 16 luglio 2014 con la quale S. V. ha comunicato di avere disposto che i delegati alle funzioni di stato civile provvedano a trascrivere i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero, si chiede di procedere alla revoca della disposizione atteso che il nostro ordinamento non ammette tale trascrizione».
Firmato il prefetto
Merola : “Andiamo avanti”
Nino … poi sono aggressivo.
Spara pure un’altra minchiata (ed immagino pure qual è). Ho finito con te.
Due commenti sui fatti (sulle opinioni no, ognuno ha le sue)
Il sindaco Marino NON PUO’ ha trascritto i matrimoni omosessuali nel registro delle unioni di fatto del Comune di Roma per il semplice motivo che questo registro non esiste. Ha “semplicemente” trascritto sul certificato di nascita dei richiedenti l’avvenuto matrimonio con una persona del suo stesso sesso regolarmente celebrato in uno stato estero
Detta trascrizione, che ha solo valore pubblicistico( tanto che non ha cambiato lo stato civile dei richiedenti) non è illegale in quanto non va contro nessuna legge né nessuna sentenza della corte costituzionale