Il calcio, un Sanremo politically correct

Di Fred Perri
14 Marzo 2002
“Baggio ai mondiali fa molto società civile”

Pur senza aver avuto l’intenzione di correre a Sanremo con gli ortaggi, anche a me Roberto Benigni non piace. Non ho mai visto un suo film, non mi fanno ridere le sue battute. Preferisco, ognuno ha i suoi difetti, il compagno Moretti. Tutte queste ultime vicende, girotondi compresi, mi facevano venire in mente che in questo Paese c’è gente che da una vita è specializzata nel trovarsi sempre dalla parte “giusta”. Guardavo un tale starnazzante davanti alla Rai di Milano e pensavo al suo conto in banca, sicuramente più ricco del mio. Certo, non è che per essere di sinistra bisogna essere poveri, però aiuta. Anche nello sport, i “giustisti” abbondano. Gente che quando Sacchi faceva la zona esaltava il catenaccio, mentre se a farla è il Chievo, politicamente corretto, applaude. Gente che gli allenatori non contano, però Capello è un fenomeno. Gente che Baggio deve andare ai Mondiali, perché Baggio fa molto “società civile”. Gente per cui la vita è bella e la libertà è in pericolo. La mia soprattutto, se ne piglio uno.

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