Il calciomercato è una soap opera, starring Caceres, Thiago Motta e Tevez

Di Daniele Ciacci
26 Gennaio 2012
A volte il calciomercato assomiglia più a una soap opera che a un insieme di fredde trattative economiche tra club. Quest'anno gli attori principali in scena sono Thiago Motta, che stasera potrebbe «giocare la sua ultima partita con l'Inter», prima che si consumi la rottura, Caceres, che tornerà alla Juventus come un vecchio amore ritrovato, e Tevez, che ormai ha rotto con il Milan

Si conclude la storia d’amore che aveva unito Thiago Motta a Milano. Lo ha detto Dario Canovi, agente dell’italo-brasiliano, a Radio Crc: «Quella di stasera potrebbe essere l’ultima partita di Thiago Motta con l’Inter». Il centrocampista nerazzurro rientrerebbe nei piani del Psg – guidato dal tandem Leonardo-Ancelotti – e la squadra di Moratti non sembra si stia attivando per mantenerlo tra le sue fila. «Credo l’Inter abbia commesso un errore – dice l’agente – nella mancanza di considerazione del calciatore. Non si può pensare di cederlo ad un anno dalla fine del contratto e, se se ne deve andare, vada via adesso che ha ancora mercato, domani chissà».

Eppure Claudio Ranieri, saputo dell’intrigo, si era espresso senza mezze misure: «Per me deve restare». Ventinovenne, giocatore fondamentale per il famoso triplette targato Mourinho, cresciuto nella Juventude e subito apprezzato dal Barcellona, Thiago Motta è un centrocampista polivalente, utile sia in fase difensiva che di regia. Il passaporto comunitario (italiano) lo ha facilitato nel raggiungere il Genoa nel 2008, complici anche le sue ginocchia di cristallo: al Barcellona si ruppe i legamenti, all’Atletico Madrid il menisco. Tra i grifoni, insieme a Diego Milito, raggiunge l’Europa League. Nel 2009 l’aspetta l’inter di Mourinho.

Per uno che se ne va, c’è sempre uno che ritorna. Il difensore Martin Caceres, uruguagio in forza al Siviglia, è atteso a Vinovo già domani per le visite mediche. Il calciatore aveva già vestito i colori bianconeri nel 2009, quando alla guida della squadra in uno dei suoi momenti più bui c’è Ciro Ferrara. Grazie alle assenze di Zebina, spesso infortunato, e alla scarsa incidenza di Grygera, riesce a ritagliarsi un po’ di spazio sulla fascia destra, ma una pubalgia stronca la sua stagione. A fine anno, torna a casa con un magro bottino di 15 gettoni e un solo gol. Ma la passione tra i torinesi e Caceres non si è mai spenta. La fiamma è accesa da tempo. Il duo Fonseca e Bozzo è riuscito nel trasloco, avanzando proposte impressionanti: prestito oneroso da 1,5 milioni di euro e riscatto a 8 milioni. «Un’offerta irrinunciabile – afferma Victor Horta, d.s. del Siviglia –. Moltiplichiamo di quasi il 250 per cento l’opzione di riscatto esercitata sei mesi fa». Caceres andrà a rinfoltire la difesa juventina, che al centro vanta già Chiellini, Barzagli e Bonucci e sulla destra Lichtsteiner e Motta. Sembra un ottimo affare, se non fosse per la nota predisposizione di Marotta alla spesa inutile.

E Carlitos Tevez? Riuscirà a raggiungere il Belpaese? Il Psg si è chiamato fuori dai giochi, e anche Moratti non ne vuole più sapere. «L’Inter ha ritrovato i suoi campioni, non c’è un’esigenza d’avere lui» dichiara Marco Tronchetti Provera, presidente dello sponsor nerazzurro Pirelli. L’unica pretendente rimane il Milan, da sempre la favorita nelle preferenze dell’argentino. Ma il patron del City Khaldoon Al Mubarak gela gli animi, rivelando al The National che «Galliani e i suoi collaboratori hanno sbagliato a dare importanza alla loro prematura discussione con Carlos e i suoi rappresentanti. Se vogliono essere presi in considerazione in questa finestra di mercato, dovranno fare di più che scambiarsi i complimenti l’un l’altro e cominciare a pensare di venire incontro alle nostre esigenze». Si continua a lavorare sul prestito dell’attaccante, ma la bella lavata di capo imbarazza la dirigenza rossonera. Insomma, più che calciomercato, queste trattative fanno pensare a una soap opera.

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