Il caso Farley, la suora favorevole a matrimoni gay, masturbazione e divorzio

Di Benedetta Frigerio
05 Giugno 2012
Suor Farley ha pubblicato un libro sulla morale sessuale che ha gettato confusione tra i fedeli. Il Vaticano ha scritto una notifica pubblica in cui dichiara le sue tesi «inaccettabili».

Sono passati quasi due mesi da quando il Vaticano ha dichiarato la necessità di monitorare la Leadership Conference of Women Religious, l’associazione di suore che rappresenta circa l’80 per cento delle religiose americane, che si è allontanata nei fatti e nella dottrina dal magistero della Chiesa cattolica. Ieri la Congregazione per la dottrina della fede ha dovuto spingersi oltre, richiamando personalmente un membro di spicco dell’associazione, suor Margaret Farley, la suora liberal che è arrivata a predicare pubblicamente la bontà della masturbazione femminile, la necessità del divorzio e dell’equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio naturale fra uomo donna. Roma, con una notifica di ben cinque pagine, mette sotto accusa il libro della suora (Just Love: a framework for Christian sexual Ethics, pubblicato nel 2006) per non essere «in accordo con la dottrina cattolica autentica». Anzi, si legge, «le sue tesi sono inaccettabili».

Il Vaticano ha dovuto agire senza mezze misure dopo che, già nel 2010, aveva richiamato suor Farley. Il libro è stato così denunciato pubblicamente per la gravità di contenuti capaci di «causare confusione tra i fedeli». Sull’omosessualità la Congregazione per la dottrina della fede ribadisce che «il rispetto verso le persone omosessuali non può portare in nessun modo all’approvazione del comportamento omosessuale, oppure al riconoscimento legale delle unioni omosessuali». Infatti, se il Catechismo insegna il rispetto della persona chiedendo di «evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione», quanto agli atti non può essere tollerante: «In nessun caso possono essere approvati, essendo contrari alla legge naturale». Inoltre, «approvare un comportamento deviante», contribuirebbe ad offuscare «un patrimonio comune dell’umanità».

Perché invece il matrimonio non può essere considerato, come dice suor Farley, un impegno a scadenza? Per la Chiesa il matrimonio è anzitutto «alleanza e fedeltà al sacramento» e quindi «a Cristo» prima ancora che all’uomo. Di conseguenza Gesù dice nel Vangelo: «“Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro commette adulterio”». Pertanto, chiarisce la notifica, se «i divorziati si sono risposati civilmente, essi si trovano in una situazione che oggettivamente contrasta con la legge di Dio». Quindi «non possono accedere alla Comunione eucaristica, per tutto il tempo che perdura tale situazione» e «non possono esercitare certe responsabilità ecclesiali». Così, «la riconciliazione mediante il sacramento della Penitenza non può essere accordata se non a coloro che si sono pentiti» e che si «sono impegnati a vivere in una completa continenza».

Infine, per quanto riguarda la masturbazione, la Chiesa è contraria perché, come si legge ancora nella notifica, l’uomo non riesce veramente a realizzare se stesso senza l’altro. Mentre la sessualità si svilisce se non include la generatività e il “per sempre”. Perciò, «qualunque ne sia il motivo, l’uso deliberato della facoltà sessuale al di fuori dei rapporti coniugali normali contraddice essenzialmente la sua finalità». Secondo la notifica, suor Farley è dunque ignorante dell’«insegnamento costante del Magistero, oppure, quando occasionalmente lo menziona, lo tratta come un’opzione fra le altre». Il libro denota non solo la disobbedienza all’insegnamento di Gesù e della Chiesa, ma sopratutto «una comprensione difettosa della natura oggettiva della legge morale naturale».

@frigeriobenedet

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2 commenti

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  2. Mappo

    Ma la vera colpa è di chi ha accettato a suo tempo come novizia questa bruttona di “Suor” Farley.
    E io che pensavo che fra tutte le sincere democratiche e progressiste il titolo di “più bella che intelligente” fosse appannaggio imperituro di Rosy Bindi. Incredibile, “suor” Farley straccia vergognosamente la pulcherrima Rosy ed è tutto dire. Che scontro fra titani del pensiero e della bellezza.

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