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Il collezionista di carte. La Grazia ti raggiunge anche all’inferno

Di Simone Fortunato
12 Ottobre 2021
Come Taxi Driver e Toro scatenato, il nuovo film di Paul Schrader ci conduce nella ripetitività senza senso di una vita che attende il perdono
Una scena del film The Card Counter - Il collezionista di carte

Come si può rappresentare il Male attraverso le immagini? Paul Schrader, il regista di American Gigolò e sceneggiatore, tra gli altri, di Taxi Driver e Toro scatenato, lo fa nel modo più originale tra i film in concorso all’ultima Mostra del cinema di Venezia. Una discesa in un vero e proprio Inferno, come hanno evidenziato un po’ tutti i critici appena usciti dalla proiezione del suo The Card Counter (in Italia è uscito col titolo fuorviante Il collezionista di carte).
Certo, quello della discesa infernale è un tema ampiamente raccontato: il punto è, però, come questa discesa si realizzi e soprattutto quando. Perché il Male, almeno per come ce lo racconta Schrader, regista ossessionato da sempre dallo scandalo del peccato, non è rappresentato come una semplice corruzione morale o perdita di sé, ma come un elemento che blocca, ghiaccia l’individuo in un eterno e continuo commettere errori. Non si scappa da quel che fai, ci dice la vicenda de Il collezionista di carte, che peraltro atti...

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