Il “Comandante” la butta in politica? E voi ributtatevi su “Spaccapietre” o “Essi vivono”

Lo schematismo del war movie italiano, il capolavoro orwelliano di Carpenter, l’interminabile brevità di “65” e non solo. Le recensioni della settimana

Il testo che segue è tratto dalla puntata settimanale di “Cinema Fortunato”, la newsletter di recensioni cinematografiche riservata agli abbonati di Tempi. Abbonati per riceverla ogni giovedì.

Legenda: ★★★★ pazzesco | ★★★ ci sta | ★★ ’nzomma | ★ imbarazzante
Comandante ★★
Di Edoardo De Angelis
Dove vederlo: al cinema

Quinto lungometraggio per Edoardo De Angelis (i suoi film migliori sono gli ultimi due: Indivisibili e Il vizio della speranza). Le cose migliori sono nella forma: taglio documentario, ambienti claustrofobici, le caratterizzazioni dei personaggi secondari. Sembra un war movie d’altri tempi, come di rado se ne fanno in Italia. Peccato che il film, che racconta un episodio poco conosciuto della Seconda Guerra mondiale, in modo sin troppo diretto la butti in politica e in uno schematismo un po’ grezzo. Pierfrancesco Favino aggiunge un nuovo personaggio agli ormai tantissimi che gli sono rimasti addosso.

Anatomia di una caduta ★★★
Di Justine Triet
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