Il «Dio vendicativo» degli ebrei? Ci serve una bugia più credibile

Già nell’82, ricorda Battista, dopo l’omicidio a Roma del piccolo Gaj Taché «ci fu molta indignazione. Per l’assassinio di un bambino ebreo? No, per le gesta infami di Israele che erano causa di tutto»

Mio caro Malacoda, non si può non parlare di Israele, del suo esercito marciante, degli ebrei che dispiegano la loro potenza, d’altronde ce l’avrebbero nel sangue, da millenni: il Dio dell’Antico Testamento non è forse il Dio condottiero?

Ecco, chi tra i commentatori della reazione di Gerusalemme alla macelleria perpetrata da Hamas sabato 7 ottobre 2023, si spinge fin sul piano religioso, culturale e storico usa questo argomento: il Dio della vendetta contro il Dio misericordioso portato da Gesù Cristo.

Come ha scritto Pierluigi Battista sul Foglio del 23 ottobre scorso, già nel 1982, quando a Roma davanti al tempio ebraico il 9 ottobre, venne ucciso un bambino italiano di due anni, Stefano Gaj Taché, «ci fu reazione nella stampa italiana, molta indignazione, molta mobilitazione morale. Per l’assassinio di un bambino ebreo? No, per le gesta infami degli ebrei e di Israele che del resto erano la causa di tutto. […] Nei migliori e più au...

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