
Il grande imbroglio
Una volta il mio capo redattore disse: «Scansati, questo pezzo lo faccio io». Avevo proprio la faccia di Barrichello dopo aver fatto passare Schumacher, ma non mi mollarono neanche la Coppa per finta. Hanno perso tutti un’occasione. La Ferrari poteva evitare di offrire al mondo un’immagine arrogante, Schumacher poteva, mentre quello frenava, frenare pure lui. Rubens poteva dire: scusate, ma il gioco di squadra sparatevelo dove penso io, ho dominato dalle qualifiche fino a qua e ora vinco. Non è stata un’esperienza edificante, però è stata utile. Lo sport, nel secondo millennio è questo: senza valori, senza umanità, spersonalizzato. Un grande imbroglio in cui tutti recitiamo una parte. Ma la morale è sempre quella: invece di intasare di telefonate (una volta), di fax (subito dopo) e di e-mail (ora) le redazioni dopo essere stati incollati al video come fessi, portate la famiglia al parco o l’amante al mare.
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