
Il Manchester City di Mancini crolla e infiamma la corsa scudetto
Alla fine è successo. Dopo settimane d’inseguimento lo United ce l’ha fatta: aggancio e sorpasso in vetta ai danni del Manchester City. La sfida tra Mancini e Ferguson ha regalato ieri un altro emozionante capitolo: i due club erano in campo in contemporanea al pomeriggio, coi Red Devils di scena in casa contro il WBA e i Citizens in Galles contro lo Swansea. E la contemporaneità ha messo in luce anche la scarsa maturità del club di Mancini, che proprio sul più bello, sentendo sul collo il fiato dei cugini, è crollato: la squadra è parsa imbambolata, ancora poco reattiva dopo la sconfitta contro lo Sporting Lisbona in Coppa Uefa. E se nel primo tempo il fortino in qualche modo ha retto (e bisogna ringraziare Hart, che ha parato un rigore a Sinclair), nella ripresa a rompere la monotonia è stato un errore della difesa, che ha permesso a Moore di insaccare il gol del 1-0 a una manciata di minuti dal termine. Nel frattempo, all’Old Trafford lo United ringraziava i gallesi per il favore, e, più scaltro di un finanziere a Cortina, ne approfittava: Rooney ha fatto sembrare tutto facile, le sue due reti (20 gol quest’anno) hanno permesso di arrivare al tanto atteso +1 sui rivali, a dimostrazione che lo United ha assorbito con rapidità ed esperienza la batosta di giovedì sera marchiata Atheltic Bilbao.
Si fa così ancora più appetitosa la corsa per il titolo: a 10 giornate dal termine, come detto, lo United, maledettamente concreto, ha approfittato del primo passo falso dei rivali, che fino ad oggi sembravano essere più pimpanti; c’è da aspettarsi due mesi e mezzo di fuoco, un lungo testa a testa che, forse, si risolverà solo alla terz’ultima di campionato, quando i due club si sfideranno nel tanto atteso derby.
Non meno emozionante è la sfida per il terzo posto, che si fa sempre più complessa. A tornare in pista è il Chelsea, che ha vinto 1-0 contro lo Stoke City, bagnando così nel migliore dei modi l’esordio in panchina di Di Matteo. L’ex giocatore della Lazio fa rifiatare alcuni big in vista del ritorno di Champions contro il Napoli, e s’affida alla “garanzia” Drogba: la rete dell’ivoriano (100ma in Premier con la maglia dei Blues) permette a Terry e compagni di affiancare al 4° posto l’Arsenal (che però ha una partita in meno, da giocare stasera contro il Newcastle), e di arrivare così a -4 dal Tottenham, fermo al 3° posto. Gli uomini di Redknapp continuano il loro momento no, perdendo in casa dell’Everton e collezionando la terza sconfitta consecutiva in Premier. Se stasera l’Arsenal dovesse vincere, si porterebbe a -1 da loro. Tre squadre per un solo piazzamento: un derby a tre, tutto di stampo londinese, ad aggiungere ulteriore pepe ad un torneo che, fino ad ora, si è rivelato estremamente frizzante.
Sempre per il capitolo “Grandi in crisi” è doveroso parlare del Liverpool: anche sabato ha perso, 1-0 contro il Sunderland, inanellando la terza sconfitta consecutiva. Ora è settimo, e rischia grosso: la zona Champions pare un miraggio, e gli uomini di Dalglish farebbero bene, piuttosto, a guardarsi alle spalle dai cugini dell’Everton e dal Sunderland (entrambe a -2). La squadra pare povera d’idee e per certi aspetti appagata dal successo in Carling Cup di due settimane fa. Da qui viene l’unica nota positiva: comunque vada il campionato, infatti, grazie a questa vittoria è sicuro l’accesso all’Europa League per la prossima stagione.
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