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Il pavimento dai decori eccezionali del Duomo di Siena si scopre al pubblico anche di notte
Di solito si volge la testa verso l’alto, verso i soffitti e le volte di chiese, cattedrali e basiliche che sembrano, spesso, essere state costruite da giganti per quanto si slancino contro il cielo. Ma raramente ci si accorge della bellezza, della geometria, della ricercatezza che caratterizza i loro pavimenti di pietra o marmorei, che ogni anno vengono calpestati da migliaia e milioni di persone. Fino al 27 ottobre 2013 il Duomo di Siena ci fa un regalo, consentendoci di ammirare anche di sera quello che secondo il Vasari era il <<più bello…, grande e magnifico>> pavimento mai costruito.
I marmi di provenienza locale, valorizzati dai graffiti, hanno dato vita ad un complesso programma iconografico improziositosi attraverso i secoli, dal Trecento all’Ottocento. Nelle tre navate il percorso è scandito dai temi dell’antichità classica e pagana: dalla Lupa di Romolo e Remo, alle Sibille, ai filosofi Aristotele e Seneca. Nel transetto e nel coro invece si narrano le storie del popolo ebraico, le storie di Cristo che pero’ non viene mai rappresentato, se non sull’altare, ma soltanto evocato. La visita può culminare ne “La Porta del Cielo”, ovvero nei sottotetti della Cattedrale da cui si gode di unaprospettiva di straordinario impatto emotivo.
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