
Il (pio) pensiero unico degli ex-neo-Dc
Il vero problema della maggioranza liberale sono i democristiani che hanno troppo a lungo assorbito il principio socialdemocratico dello Stato dirigista, che è parte della tradizione comunista e socialdemocratica. I democristiani che si stanno aggregando sono una palla al piede alla maggioranza liberale. Ogni volta essi tendono la mano mediatrice verso la sinistra, ma anche nel caso Mancuso dove i comunisti vogliono imporre al centro destra di non votare il proprio candidato.
La sconfitta della socialdemocrazia francese, dopo quella portoghese ecc, e assieme a quella sassone, dovrebbe insegnare qualcosa ai democristiani, impauriti dal “pensiero unico”. L’“unico pensiero unico” che è esistito nel mondo è quello comunista, che si è proposto di cambiare la persona: ma esso aveva avuto origine nel pensiero socialdemocratico, figlio originario di Marx e di Engels, che si proponeva di cambiare la società mediante lo Stato socialdemocratico.
I socialisti tedeschi ebbero un’evoluzione liberale in Germania sino a che furono atlantici e legati agli Usa, cioè fino alla caduta del muro. I democristiani adottarono una linea da socialdemocratici con Fanfani e crearono l’idea del capitalismo di Stato come terza via tra capitalismo e socialismo. Da questa linea di Fanfani e di Moro nacque l’egemonia sulla cultura e sulla politica dei comunisti e, con l’eccesso del potere pubblico, la base materiale di Tangentopoli. La Dc è fallita per i suoi ideali illiberali e di fatto socialdemocratici: fu l’errore ideale di Fanfani che divenne l’errore morale di Tangentopoli. In realtà culturalmente i democristiani del centro destra non differiscono da quelli del centro sinistra. E soprattutto coloro che, come Buttiglione e D’Antoni, fanno l’elogio della Dc senza tenere conto che da quella memoria storica, quella della sinistra democristiana che dominò dal ’56 in poi la Dc, occorre che escano: altrimenti rimarranno un corpo estraneo alla Casa delle Libertà. E per questo essi tendono sempre la mano alla sinistra anche nel caso Mancuso, in cui la sinistra vuole impedire alla Casa delle Libertà di sostenere il proprio candidato. I postdemocristiani dei due schieramenti rappresentano una vecchia cultura che non si aggiorna, una memoria di una cattiva politica. Speriamo che la maggioranza tenga su Mancuso, non credo che dopo il risultato francese, i postdemocristiani di ambedue gli schieramenti vedano con piacere le elezioni anticipate.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!