
IL PLATONICO MARTELLI
Quando Claudio Martelli, s’è palesato all’uscio di Claudia (Gerini, in jeans e piedi scalzi, «Non ti aspettavo così presto, entra, cosa mi metto?»), davvero mi stavo appassionando: Claudio segue Claudia per le scale del di lei appartamento, suggerendole una mise più elegante. L’ingenua scompare in un bagno sottotelecamera ristrutturandosi allo specchio. Dick Tracy la insidia con lo sguardo, leva la giacca, si siede innanzi al letto. Avrei dovuto cambiare canale, ma sul telecomando dormiva un bimbo, un po’ parente mio, un po’ di un unno chiamato Attila, e lo statuto della baby sitter imponeva di resistere. Quindi mi ascolto il Martelli che vaneggia di amor platonico e suoi gradi. L’amore per se stessi: intervista dalla piscina ove sguazza il nostro vanitosissimo argento olimpionico, Federica Pellegrini (intanto, in bagno Gerini, ci si mira compiaciute). Per la gloria, parla l’oro alla scherma femminile. All’amore omosessuale (la Gerini chiede al Martelli se è meglio il tutù nero scollato, ovviamente sì, e che società maschilista quella platonica che cantava i gay e non le lesbiche, menomale che c’è Saffo), quando dagli sforzi olimpici si è passati al gay pride con doppia intervista sull’orgoglio omosex ho innescato l’allarme, capovolto il cugino e cercato di depurarmi con “Missione Natura” di La7.
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