Il Presepe di Agliate annuncia alla città di Milano che Dio oggi si è fatto uomo

Di Matteo Rigamonti
24 Dicembre 2012
Il Presepe Vivente di Agliate, per la prima volta in quarant'anni in trasferta a Milano, porta un messaggio alla città: «Un bambino restituisca l'uomo a se stesso»

Si è svolto sabato pomeriggio a Milano il Presepe Vivente di Agliate, per la prima volta nella sua storia in trasferta nel capoluogo lombardo. La sacra rappresentazione brianzola ha avuto luogo in Piazza Gae Aulenti ai piedi del Palazzo di Unicredit, nel cuore del quartiere Garibaldi-Repubblica. Molti i milanesi accorsi per visitare la grotta con la Vergine Maria, Giuseppe e Gesù Bambino, attraversando prima i diversi quadri della rappresentazione: il censimento dei romani, i mestieri, i pastori e i Magi. Ad introdurre i visitatori al gesto le letture esplicative dei singoli quadri e i bellissimi canti natalizi del giovane Coro Verde Mar. «Un regalo alla città di Milano», come recitava il manifesto alle spalle del palco. Al termine dell’evento è stato preparato e offerto ai presenti un panettone da Guinness dei primati, realizzato per l’occasione dalla Pasticceria San Gregorio, del peso di 80 kg.

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TESTIMONIANZA. «Vogliamo essere anche noi testimoni di questo evento che è il Natale», ha spiegato a ripetizione ai presenti il narratore dei quadri: «con il Natale è entrata nel mondo una realtà nuova, una nuova presenza e l’annuncio di questa novità di vita ci interessa, perché essa è tutta protesa a travolgere anche ognuno di noi». Dio oggi si è fatto uomo. E «la prospettiva dell’Incarnazione è quella di assimilare noi nella Sua divinità, Verbo fatto carne per assumere noi in Sé». Tanto che, «dopo il Natale anche la nostra è una presenza nuova».

VENITE E VEDETE. Poi un invito rivolto ai presenti, citando il poeta francese Charles Peguy, tanto caro agli organizzatori del Presepe: «Lasciate che un bambino restituisca l’uomo a sé stesso, lasciate che i vostri occhi vedano quello che non riuscireste nemmeno a sperare e che le vostre lacrime sciolgano la durezza del cuore». E ancora, mentre i figuranti e gli astanti si incamminavano verso la grotta: «Andate là da Cristo stesso e, là dove abita corporalmente tutta la pienezza della Sua divinità, deponete il fardello delle vostre buone intenzioni». Perché «ci sarà più gioia per un peccatore che si inginocchia che per per cento giusti che adorano sé stessi». Al più, ricorda ancora la voce, echeggiando le parole del poeta: «Inginocchiatevi davanti a quel bambino da cui deriva tutto e lì offrite la vostra buona volontà, ma lasciate che sia fatta la Sua e tutto il resto vi sarà dato in più».

APPUNTAMENTO AD AGLIATE. Nel pomeriggio del 26 dicembre, il giorno di Santo Stefano, il Presepe Vivente si svolgerà, come di consueto, nel verde Parco delle Fontanelle, ad Agliate, frazione di Carate Brianza (MB), sua ambientazione originale. La trentasettesima edizione della sacra rappresentazione, intitolata quest’anno “Il Dio Vicino”, andrà in scena dalle 15 alle 18 e al termine sarà celebrata la Santa Messa nell’adiacente Basilica romanica alla presenza del vicario episcopale, Monsignor Patrizio Garascia. Il Presepe Vivente è realizzato da Comunione e Liberazione e dalla Comunità Pastorale Spirito Santo, con il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza. E, come ogni anno, saranno raccolte offerte nell’ambito della campagna tende di Avsi, che saranno poi devolute a sostegno delle missioni in Siria, Uganda, Etiopia ed Ecuador.

@rigaz1

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