Contenuto riservato agli abbonati
Il nuovo presidente di Taiwan, Lai Ching-te, sa benissimo chi deve ringraziare per la terza consecutiva storica vittoria dei "verdi" del Dpp alle elezioni presidenziali di sabato: la Cina. Alla vigilia del voto, Pechino aveva avvertito la popolazione dell'isola di «fare le scelta giusta». Aveva cercato di manipolare il risultato elettorale in ogni modo, con le minacce e con le pressioni economiche. Con un'affluenza del 71%, gli abitanti di Formosa hanno risposto chiaramente ai tentativi di intimidazione di Pechino: Lai, il candidato che con più forza ha rivendicato l'autonomia di Taiwan, ha trionfato con il 40% dei voti, seguito al 33.49% da Hou Yu-ih, l'uomo dei "blu" del Kuomintang che aveva promesso di costruire un rapporto più disteso con la Cina, e al 26.45% da Ko Wen-je, il candidato del Tpp.
La Cina ha fatto vincere il Dpp a Taiwan
Se la Cina non avesse insistito a minacciare l'invasione di Taiwan, probabilmente Lai avrebbe perso. Secondo un sondaggio condotto da Cne...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno