La condanna dell'ex presidente che apre una grave crisi istituzionale negli Usa, gli avventurieri europei e la corretta linea estera italiana. Rassegna ragionata dal web
Donald Trump al Manhattan Criminal Court di New York, 29 maggio 2024
Su Huffington post it John Fieger scrive: «Una sentenza che prevede il carcere aprirebbe una crisi nella crisi: per la Corte Suprema, per le agenzie che si occupano della sicurezza nazionale, per la famiglia Trump e per i suoi supporter. Ma è anche vero che mettere Trump sotto “probation” - una sorta di periodo di prova per i condannati previsto dalla giustizia americana in cui la pena è sospesa nonostante il verdetto di colpevolezza - risulterebbe probabilmente inutile: perché l’ex presidente ha già dimostrato di non rispettare le regole in diverse occasioni. E poi: come si fa a imporre restrizioni a uno dei due principali candidati alla Casa Bianca a poche settimane dal voto? Al momento Trump è libero di parlare e lo sta già facendo: le sue parole aizzeranno chi crede che sia vittima di una cospirazione che va avanti da anni, e che gli ha già rubato la presidenza nel 2020. Qualunque sia lo scenario che si materializzerà a luglio, Biden si troverà di fronte a una nuova sfida a cinque ...