Il Salone del Mobile incorona il successo del design made in Italy

Di Francesca Parodi
05 Aprile 2017
Il clima tra gli imprenditori del settore è all’insegna dell’ottimismo: il 2016 ha confermato la crescita avviata nel 2015, con un fatturato che è cresciuto del 2,3 per cento

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Alla crisi economica e dei consumi Milano risponde rinnovando l’annuale appuntamento (questa la 56esima edizione) del Salone del Mobile, uno degli eventi internazionali più prestigiosi del mondo del design. L’evento, che si svolge dal 4 al 9 aprile a Rho Fiera, fa parte di una precisa strategia che mira a promuovere il made in Italy, puntando su qualità e innovazione e dando l’opportunità alle imprese del mobile di mettersi in mostra in una vetrina internazionale. Sono presenti con le loro esposizioni più di 2 mila aziende da tutto il mondo e sono stimati più di 300 mila visitatori (per due terzi stranieri).

«Designer e progettisti trovano solo a Milano un unicum di creatività e capacità industriale per interpretarla e rappresentarla. Per questo l’appuntamento del Salone diventa imprescindibile per tutti coloro che devono trovare ispirazione e al tempo stesso presentare la propria creatività» afferma Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile.Milano. Quest’anno il focus si concreta sul design della luce e dell’ambiente di lavoro, e i padiglioni sono organizzati in cinque settori: il Salone internazionale del mobile, il Salone internazionale del completamento d’arredo, Euroluce (dedicato all’illuminazione domestica, industriale, stradale, ospedaliera e di spettacoli), Workplace 3.0 (per la progettazione dello spazio di lavoro che tenga conto delle nuove esigenze di tecnologia e sicurezza) e SaloneSatellite (una collezione di pezzi fatti appositamente disegnare da designer internazionali per festeggiare i 20 anni del SaloneSatellite).

Come riportato negli scorsi giorni dal Sole 24 Ore, il clima generale tra gli imprenditori del settore è all’insegna dell’ottimismo: il 2016 ha confermato la crescita avviata nel 2015, con un fatturato che è cresciuto del 2,3 per cento. In particolare, il design dell’ambiente di lavoro ha raggiunto una crescita record con un fatturato di oltre un miliardo di euro, sia grazie alle esportazioni sia al mercato interno, mentre l’illuminazione realizza il 75 per cento dei ricavi oltreconfine. Secondo i dati registrati dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, l’Italia è al secondo posto nel mondo, dopo la Russia, per numero di società con bilancio produttrici di mobili (un quinto delle imprese italiane che operano nel settore del design si concentra in Lombardia). Le nostre aziende attraggono anche investitori esteri e molto spesso hanno un azionista di riferimento non italiano, ma sono molto più numerose le aziende di mobili che hanno filiali all’estero.

«Su 20 miliardi di fatturato nel settore del mobile, più di 10 miliardi sono fatti all’estero, un numero per noi estremamente positivo» dice a tempi.it Emanuele Orsini, presidente di Federlegno Arredo Eventi. «Stiamo andando molto bene sui mercati di Francia, Germania, Stati Uniti e anche della Cina, con 320 milioni di fatturato destinati molto probabilmente a salire. Ma andiamo bene anche in Italia grazie soprattutto al bonus mobili, che ha portato a un aumento del 3,1 per cento del fatturato rispetto all’anno precedente».

Molto significativa anche la presenza all’inaugurazione del Salone del Mobile, per la prima volta, del presidente Sergio Mattarella. «Per noi è stato un grande motivo di orgoglio perché rappresenta un riconoscimento al settore e regala maggiore visibilità all’Italia, oltre a dare un impulso importante al mercato. In 56 anni nessun presidente della Repubblica aveva mai partecipato all’evento».

Il Salone del Mobile però non è legato solo al business del design e dell’arredo: per sette giorni in tutta la città di Milano e sul territorio lombardo sono organizzati oltre mille eventi da aziende, commercianti, istituzioni e privati cittadini. L’iniziativa prende il nome di «Fuorisalone», attraendo circa 400mila visitatori e generando un consistente introito turistico, soprattutto per gli alloggi e lo shopping.

@fra_prd

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