Il silenzio è d’oro. Parlo io

Di Fred Perri
06 Marzo 2003
“Tutto cominciò con il silenzio stampa di Bearzot”

Oggi tromboneggio alla grande. Com’è il proverbio? Il silenzio è d’oro. Marcello Lippi non parla con i giornalisti che hanno esagerato certe dichiarazioni dei giocatori. Dice che più che arrabbiato è amareggiato. Il silenzio stampa è una vecchia abitudine nell’ambiente del calcio italiano. Cominciò tutto nel 1982 quando l’Italia tacente di Bearzot riuscì a conquistare il Mundial. Il silenzio stampa, da allora, è stato applicato per i più svariati motivi. Soprattutto, però, siccome siamo il Paese di Totò, Peppino e la Malafemmena, tutti hanno imitato Zoff e compagni sperando che tacere portasse fortuna. Il silenzio di Lippi mi piace, invece, perché Marcellino è furibondo con la stampa. È umano, insomma. Anch’io non voglio parlare con chi mi fa schifo, solo che è più facile non essendo un personaggio pubblico. Comunque, in generale, sono favorevole al silenzio stampa di allenatori e calciatori in genere. Sono convinto che la gente preferisca sentire quello che ho da dire io. O no?

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