Il valore degli imballaggi al tempo di Ecomondo
Si è svolta a Rimini, dal 7 al 10 novembre, l’undicesima edizione di Ecomondo 2007, la fiera internazionale del recupero di materie ed energia e dello sviluppo sostenibile. La manifestazione ha conosciuto un autentico successo di visitatori professionali (+10,1 per cento rispetto al 2006) con più di mille aziende presenti. In occasione del convegno inaugurale “Prevenzione e sostenibilità: la risposta dell’industria”, Conai ha presentato i risultati dell’attività di prevenzione, di recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio, avviata nel 1997 con l’istituzione del sistema Conai-Consorzi di filiera. Il sistema ha prodotto, ad oggi, benefici quantificabili in 4 miliardi di euro e 40 milioni di tonnellate di Co2 non emesse, a fronte di 8 milioni di tonnellate di imballaggi recuperati pari al 66 per cento dell’immesso al consumo. Costi evitati di smaltimento in discarica, emissioni risparmiate, valore della materia prima seconda generata dalle attività di riciclo, indotto occupazionale innescato dall’attività consortile: sono questi alcuni dei fattori che hanno permesso un primo calcolo dei vantaggi dell'”aver fatto”, presentati nel convegno di Ecomondo.
Alla Fiera di Rimini, Conai ha anche presentato in anteprima il “Dossier Prevenzione – 10 anni di progetti e soluzioni per imballaggi ecocompatibili”, una rassegna delle buone pratiche ambientali nel packaging. Oltre 500 le azioni di prevenzione presentate, 200 le aziende partecipanti. Il Dossier ha illustrato una significativa casistica di imballaggi eco-compatibili presenti sul mercato e ha dato luogo anche alla prima mostra in Italia sugli imballaggi eco-sostenibili. L’obiettivo della mostra (Pensare Futuro) è stato quello di valorizzare l’attività svolta nel campo della prevenzione in questi 10 anni da parte del Conai e delle aziende produttrici e utilizzatrici di imballaggi: grandi aziende, ma anche piccole e medie imprese. Grande rilievo è stato dato alle principali azioni che le aziende hanno messo in atto per diminuire l’impatto ambientale nelle varie fasi del ciclo di vita dell’imballaggio come il risparmio di materia prima, l’ottimizzazione logistica, la semplificazione del sistema imballo ed ovviamente il risparmio di energia e la riduzione di Co2.
«In futuro l’attenzione alle tematiche sulla prevenzione è destinata a crescere» ha affermato Roberto De Santis, Presidente Conai. «Sul fronte del riciclo e del recupero, infatti, siamo già arrivati ad una sorta di tetto massimo. La prospettiva della prevenzione per Conai è rappresentata da Pensare Futuro, in un’ottica allargata, di prevenzione integrata, “dalla culla alla culla”, quindi maggiore riciclabilità negli imballaggi, minore utilizzo di materiali e così via. La stessa Commissione europea spinge su questo fronte. L’innovazione nel packaging avrà sempre più carattere ambientale e di eco-compatibilità e conseguentemente marketing e ambiente andranno sempre più di pari passo».
Fabio Cavallari
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