
In bocca all'esperto
Il vero tempio del baccalà
Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti)
Il baccalà e lo stoccafisso sono doni di Dio al suo popolo, senza perifrasi. Dal merluzzo salato o essiccato si ottengono piatti che commuoverebbero il calvinista più cinico. Ad esempio, il baccalà mantecato e quello alla vicentina. E qui, tra l’altro, la faccenda si complica: in Veneto, come abbiamo già raccontato altre volte, il baccalà (anzi, bacalà, con una “c” non raddoppiata) è in realtà lo stoccafisso. Il baccalà vicentino e quello veneziano sono dunque elaborazioni del merluzzo secco, e non di quello al sale. Ma a noi non interessa: ci accontentiamo della loro bontà.
A tavola, una carta dei vini piccola ma buona (c’è pure il vino vicentino), e un menù deliziosamente immutabile. Si parte con l’antipasto: baccalà mantecato e baccalà in insalata. Perfetti. Ciò non toglie che potrete avere anche sarde in saor e salumi locali. Di primo, saranno corposi e ricchi i bigoli col baccalà, dal condimento pastoso e avvolgente. Se siete in due, c’è pure il risotto al baccalà, e i solitari avranno gli spaghetti alla Cirillo (aglio, olio e baccalà) o la pasta e fagioli.
Il piatto forte è un monumentale baccalà alla vicentina con la sua polenta: potente, scolpito, piacevolmente grasso e tradizionale. Ma non demerita nemmeno il baccalà alla barcarola. Più “normali” gli altri piatti. Si chiude coi formaggi (i caprini di Montegalda o il Vezzena d’alpeggio), o con la bavarese di cioccolato bianco e arance. La spesa? Circa 35 euro a testa, molto onesta vero?
Per informazioni
Trattoria Da Cirillo
www.dacirillo.it
Via Lampertico, 13 Montegaldella (Vicenza)
Tel. 0444636025
Chiuso il lunedì
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