
Immagini choc, preghiere chic
Ricordate il neonato esposto su tutti i muri della città? E il bacio tra prete e suora? E l’immagine – molto politically incorrect – d’una donne nera che allattava un bambino bianco? E Luciano Benetton tutto nudo?Dove sono finite le care, vecchie provocazioni alla Toscani? Tutte imbavagliate in attesa che la recessione allenti la sua presa? E cosa ne è stato delle copertine di Espresso e Panorama e degli articoli di botta e risposta tra sedicenti eminenze grigie e opinion makers su argomenti stile “maschio nudo è bello, sì o no?”. Acqua passata. La prossima iniziativa di Benetton fa capolino tra le mani giunte di una persona di colore. Si chiama “Preghiera” ed è seguita da due brevi domande: “Preghi? E come?”. Fabrica, la scuola-fucina di Benetton, ha accettato l’idea lanciata dalle Edizioni San Paolo di chiedere ai ragazzi d’età inferiore ai 25 anni di spiegare chi/che cosa, come, dove e perché pregano. Lo ha chiesto a studenti di grafica, design e moda e ai lettori di riviste di tendenza per giovani. Fabrica selezionerà i lavori più interessanti per un libro che verrà pubblicato in occasione della Giornata Mondiale dei Giovani per il Giubileo del 2000. Quali saranno questa volta le reazioni dei mass-media? Scarse, se guardiamo alle reazioni suscitate dalle ultime tre campagne improntate ai temi sociali: “Enemies”, che mostrava baci e abbracci tra giovani di nazioni in guerra, o protagonisti di conflitti di lunga data, non ha suscitato alcun dibattito “culturale”; “Friends”, ambientato in un istituto tedesco per portatori di handicap, è stato notato da qualche vago trafiletto; per “Bambole Kokeshi” ci ha pensato l’azienda a far commentare le foto di fashion victim con creste gialle, unghie colorate e piercing multipli alla scrittrice giapponese Banana Yashimoto: “Io cerco vestiti che siano perfetti per me, ma non li trovo da nessuna parte; forme e colori… capaci di esprimere quello che ho dentro… Come una bambola kokeshi… come un uovo sodo senza guscio, come un feto in attesa di venire alla luce, aspetto qualcosa”. Essere choc non è più chic? Ma la spiritualità aiuta le vendite?
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