Imu, un Comune su tre ha deciso di aumentare l’aliquota

Di Redazione
13 Maggio 2013
Studio della Cgia di Mestre su alcuni comuni. Benevento, Bologna, Frosinone e Verona hanno innalzato quella sulla prima casa

Un Comune su tre ha deciso di aumentare l’aliquota Imu. Lo dice la Cgia di Mestre basandosi su un’analisi dei dati finora disponibili. «Su un totale di 109 Comuni capoluogo di Provincia, ad oggi solo 35 hanno segnalato al Dipartimento delle Finanze le nuove delibere relative all’aliquota Imu che verrà applicata nel 2013», spiega l’associazione degli artigiani. Di queste 35, «12 (pari al 34,2% del totale presente nel sito delle Finanze) hanno scelto di aumentare l’aliquota».

Quattro (Benevento, Bologna, Frosinone e Verona) hanno innalzato quella sulla prima casa, sette (Aosta, Asti, Barletta, ancora Benevento, Ferrara, Lucca e Treviso), quella sulla seconda e sei (Asti, Barletta, Benevento, Treviso, Cuneo e La Spezia) quella sui capannoni, «siano essi categoria D1, che include quelli ad uso artigianale, sia la categoria D7, che raccoglie quelli industriali».

Cinque hanno invece preso la decisione opposta: Brescia, Cagliari, Pavia e Pesaro sulla prima casa e Carbonia sulle seconde case e sui capannoni. «Nonostante il numero dei Comuni che ha deliberato e inviato alle Finanze i propri dati sia ancora esiguo – commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia -, la tendenza appare abbastanza chiara. La stragrande maggioranza dei sindaci ha deciso di confermare le scelte prese l’anno scorso. Chi invece ha deliberato l’aumento per il 2013 ha inasprito il carico fiscale prevalentemente sulle seconde case o sui capannoni».

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