
In mostra le camicie bianche di Gianfranco Ferrè
Gianfranco Ferrè prese la camicia bianca, il capo più classico di ogni guardaroba, e ne fece arte, rivoluzionandola. Tanto che veniva soprannominato “lo stilista architetto”. Per rendere omaggio alla sua inventiva, è stata allestita una mostra alla Fondazione Museo del Tessuto di Prato “La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferrè”, aperta fino al 15 giugno.
UN PERCORSO. “Per me la moda è poesia, intuito, fantasia, ma è anche metodo e atteggiamento progettuale che si fonda sulla concezione dell’abito come risultato di un intervento programmato e consapevole sulle forme” diceva lo stilista a chi gli chiedeva come creasse le camicie. Nella mostra questi pezzi iconici sono appesi, eterei e bianchissimi, e alternati con installazioni multimediali, con tessuti, immagini e filmati, dal 1978 al 2007, quando lo stilista è scomparso.
GENIO ITALIANO. Spiega Filippo Guarini, direttore della Fondazione del Tessuto di Prato: “ Rendere omaggio a Gianfranco Ferré vuol dire mostrare come il genio creativo possa trovare la sua espressione più alta attraverso il rigore progettuale. Significa rendere omaggio alla cultura del lavoro e all’ artigianalità di eccellenza, al saper fare. Vuol dire inoltre offrire alle aziende del territorio, e non solo, un’occasione di crescita, ed alle giovani generazioni di creativi e designer un’occasione irripetibile di formarsi ascoltando la voce diretta di un grande della moda italiana”.
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