
Inter – Schalke 04: la notte di Milito e della rivincita
Questa sera torna la Champions League. Prime partite dei quarti di finale, si giocano Inter – Schalke 04 e Real Madrid – Tottenham. L’Inter deve riscattare la sonora sconfitta nel derby, il Real quella contro il Gijon (Mourinho non perdeva in casa da 9 anni).
La partita di Milano sembra un remake delle sfide Uefa della fine degli anni Novanta. Gli italiani e i tedeschi si incontrarono due volte. La prima fu nella finale del 1997, persa ai rigori dall’Inter. Un ricordo che brucia ancora nella mente di quei giocatori. Sulla Gazzetta dello Sport, l’allora capitano Beppe Bergomi rievoca quella partita: «Che delusione quella finale. Volevamo regalare al presidente Moratti il primo titolo della sua gestione. Vedere festeggiare i tedeschi mi fece veramente male».
Quella fu la sera della discussione Zanetti-Hodgson: «È vero. Fu l’unica volta che vidi Zanetti nervoso. È capitato anche a lui». Si aspetta una rivincita: «Non proprio, perché l’Inter è nettamente superiore. Poi la rivincita ce la prendemmo nel 1998, eliminando lo Schalke nei quarti di Coppa Uefa». Esatto, la seconda volta che le formazioni si incontrarono fu nei quarti di finale dell’anno successivo. Quella volta passarono i nerazzurri, grazie a un gol di Taribo West nei tempi supplementari. Una vittoria che portò alla finale di Parigi vinta 3 a 0 contro la Lazio.
Una sfida pericolosa dunque, contro la Cenerentola della Champions, che in campionato fatica a carburare ma in coppa ha fatto vedere la propria forza. Le insidie sono molte, a partire dal reparto avanzato. Su tutti spicca il nome di Raul Gonzalez Blanco, più semplicemente Raul, storico capitano del Real Madrid che vanta nella Liga spagnola 550 presenze e 228 gol. Lo spagnolo, insieme a Pippo Inzaghi, è sul trono dei marcatori d’Europa, a quota 70 gol. Ne basta uno per sedersi solitario al vertice di questa speciale classifica.
In attacco c’è anche l’olandese Huntelaar, lo scorso anno nella rosa del Milan di Leonardo. L’allora tecnico rossonero non lo seppe valorizzare, così la sua avventura italiana finì dopo appena una stagione. Questa sera farà di tutto per farsi rimpiangere dal brasiliano. Attenzione anche a Jefferson Farfan, attaccante peruviano. Potenza, rapidità e talento, parte dalle corsie esterne per accentrarsi e creare scompiglio. Una sorta di Arjen Robben dello Schalke 04. Da curare quindi con molta attenzione.
Anche la sfida di Madrid è affascinante. Detto che il Real deve riprendersi dopo la sconfitta in campionato, che ha decretato la fine dei sogni scudetto, la squadra di Mourinho affronta il match con tranquillità, senza ossessione per usare le parole del tecnico. Quarti di finale che i madrileni non raggiungevano dal 2004 e che oggi tenteranno di archiviare fin da subito. Tecnico e giocatori chiedono aiuto ai tifosi, «che riempiano lo stadio e facciano sentire la propria voce, proprio come avviene negli stadi inglesi. Dovrà essere una notte indimenticabile». Lo chiede Mou, lo volgiono i suoi giocatori, lo sperano tutti i madrileni.
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