Invidia

L’inchiesta delle Iene ha rivelato che un deputato su tre si drogherebbe secondo il rilevamento del tamponcino sulla fronte. Di nascosto ho fatto anche io il test alla nuova redazione di Tempi ed è risultato che 1 su 3 si droga anche qui. L’analisi è precisa anche per quanto riguarda i diversi uffici del giornale: redazione, amministrazione e commerciale. Ora, è palese, visti gli editoriali, che il direttore si droga; forse prima dei viaggi in Africa lo fa anche Casadei; dubbi visto il look li nutrivamo anche su Pietro e Matteo. All’amministrazione tutto abbastanza chiaro: è evidente, anche se non noto, che Aurelio si droga, visti i lenti ritmi di lavoro che impone a sé e alla struttura. Nel commerciale ci sono certezze acquisite e new entry: il budget si poteva raggiungere solo con dosi consistenti che spesso Samu elargiva al gruppo, nelle ragazze da tempo si vedeva uno strano movimento e qualcuna appariva spesso stanca. Ma perché, vi chiederete, sto raccontando tutto ciò? Semplice, spero che il garante della privacy intervenga d’urgenza, blocchi l’uscita di Tempi e scoppi uno scandalo. Ma perché? Per vedere se oltre a Michele Serra su Repubblica, qualche altro della sinistra ha il coraggio di prendere posizione sulla libertà di stampa come conquista acquisita in Occidente o se dobbiamo sempre rimanere succubi dei musulmani.
N.B. Chiederà scusa il nostro governo a Turchia, Iraq, Siria e Pakistan per questo articolo?

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