IPOCRISIE D’INIZIO ANNO

Di Fred Perri
13 Gennaio 2005
Come butta?

Come butta? La digestione del cotechino con le lenticchie è a buon punto? Io il 31 dicembre, dopo aver udito la vocina (per me è la madre di Del Piero) di Rosa Russo Iervolino che predicava un capodanno sobrio, senza botti per ricordare le vittime dello tsunami, sono andato da Giggino ’o stantuffone a comprarmi due “bombe di Maradona”, il petardo più infame che c’è. A mezzanotte ho imbandito una sparata da paura.
Se c’è una cosa che non sopporto sono quelli che se la cavano con un gesto esteriore e poi rimangono gli stessi stronzi di prima. Un gesto ti deve cambiare dentro, altrimenti non ha senso. Come il minuto di silenzio (se è silenzio non si applaude, bischeri) negli stadi. Tutti buoni per meno di 60 secondi, poi fuori i coltelli, i soliti slogan, mentre i calciatori danno l’esempio simulando, insultando, menandosi e facendo i guitti. Evviva. Un minuto di applausi e fasulla partecipazione e poi, con la coscienza lavata, via con le abituali oscenità. Ogni volta che si ricomincia provo un senso di vertigine, non riesco a riabituarmi, come mio figlio alle prese con il rientro all’asilo. Almeno lui, dopo l’iniziale sbandamento, si ritrova in mezzo agli amici di sempre. Io ribecco Piccinini, Galliani, Biscardi, Di Canio, Totti, Moratti. Mi sa che torno da Giggino ’o stantuffone.

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.