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Jacques Derrida e il mal di madre. Decostruzione di un decostruttore

Di Fabrice Hadjadj
12 Marzo 2024
Qual è la giustificazione di chi raffina così tanto il proprio verbo da diventare oscuro alla madre casalinga e al padre operaio? Riuscire nel mondo, fallire con i propri cari
Jacques Derrida
Jacques Derrida (1930-2004), filosofo caposcuola del decostruzionismo

Certe cose passano, passano, si cancellano, tanto più effimere in quanto furono uniche, tanto più preziose in quanto non possono essere registrate, scambiate, qualunque sia il prezzo. Ciò che fa data – il datum, il dato – è anche ciò che scompare. Che cos’è la decostruzione se c’è la distruzione? Si abbatte la statua che crolla da sé. Altra domanda ancora più formidabile: che cos’è la decostruzione se c’è il seno della donna? La madre non ha costruito nulla, ha lasciato che il figlio si formasse dentro di lei, insieme a lei, nonostante lei – comprendendolo in sé e non comprendendoci nulla, concezione senza concetto…

Oggi in salotto ci si è messi in cerchio, sono stati distribuiti i calici e si è aperto lo champagne. Alcuni amici di Jacques sono qui per festeggiare l’evento. La sua invenzione verbale è stata consacrata dal Petit Robert. È un dizionario della lingua corrente, per l’uso di tutti e non solo degli specialisti, e nonostante que...

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