L’Occidente riscopre cosa vuol dire avere davvero paura

Ora che il terrore è tornato a colpire l'Europa suonano ridicoli gli allarmi per le opinioni offensive, il ritorno del fascismo e l'ecoansia. Mentre si gridava al "genocidio trans" e al razzismo dei bianchi il jihad si riorganizzava

«Cresce l’ansia di una nuova ondata di terrorismo in Francia», scriveva ieri il New York Times; «Terrore a Bruxelles», titolavano molti spiegando che «in Europa torna la paura», e che adesso anche in occidente ci si sente meno sicuri. Guardando le immagini dei massacri fatti dai terroristi di Hamas sui civili israeliani lo scorso 7 ottobre, i video dell’uccisione del professore di liceo ad Arras, in Francia, e quelli di Abdesalem Lassoued che si aggira per le strade di Bruxelles con il kalashnikov, spara alle auto e uccide due turisti svedesi diretti allo stadio, appare improvvisamente ridicolo l’uso e che è stato fatto negli ultimi tempi di parole come “paura”, “terrore”, “ansia”, “sicurezza” (intesa come garanzia di un safe space).
Il bluff della paura delle opinioni altrui
Non ci sentiamo al sicuro dalle opinioni di chi dice che i sessi sono due, urlano gli studenti delle università bene occidentali; soffriamo di ecoansia, piangono i liceali in sciopero; abbiamo paura de...

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