
John Waters: «Giuseppe Schillaci era una forza della natura. Anzi, una forza di Dio nel mondo»

Dopo avere appreso della scomparsa dell’amico Giuseppe Schillaci, John Waters, giornalista e scrittore irlandese, ha scritto una lettera alla moglie di lui Maria Chiara. La pubblichiamo di seguito.
Cara Maria Chiara, ho appreso con molta tristezza della morte di tuo marito Giuseppe. Da qualche tempo temevo il peggio, e tuttavia è stato uno shock per me apprendere che era tornato alla casa del Padre. E non semplicemente per lo strano modo in cui avevo imparato ad amare Giuseppe. Un sentimento che dipendeva dalla sua salute e forza e dall’esperienza di eccitazione in sua presenza che confermava che con quest’uomo, vicino a quest’uomo, accompagnati da quest’uomo, tutto era possibile.
Che tornado era tuo marito, che forza della natura! Anzi, no: una forza di Dio nel mondo. L’ultima volta che gli ho parlato è stato nel marzo 2016, quando sono stato invitato a Roma a parlare alla Camera dei Deputati. Speravo sarebbe riuscito a esserci, ma era già troppo malato e reduce da un nuovo ciclo di cure. Parlammo al telefono, per l’ultima volta. La cosa che mi è rimasta più impressa della telefonata è la forza della sua voce nonostante la linea telefonica disturbata. Anche indebolito in quello stato, sembrava invincibile. Ho nutrito speranza per molti giorni in seguito, ma gradualmente, nel silenzio che è seguito, sono arrivato a comprendere che un altro piano si stava compiendo. Quando l’amica Barbara mi ha comunicato l’accaduto mercoledì scorso, sono stato preso dalla tristezza di apprendere che quel piano aveva cominciato a realizzarsi, e nella confusione di non riuscire a immaginare che cosa possa comprendere.
Naturalmente io l’ho conosciuto solo per un tempo breve negli ultimi anni, e ci siamo incontrati qualche volta, nel 2013 e nel 2015. Ma è stato sufficiente a riempirmi di meraviglia e dell’orgoglio di conoscere un uomo di una tale intelligenza e passione e apparentemente infaticabile. Non credo di avere mai incontrato nella mia vita qualcuno che in così poco tempo ha fatto sorgere in me tanta meraviglia e affetto. Ne sentirò la mancanza non solo a livello personale, ma come una presenza vitale che ha abbandonato questo mondo. Quando era con noi mi sentivo rassicurato in un modo che non provo più ora, mentre sento la profondità di ciò che abbiamo perso con la sua scomparsa.
E tuttavia so che tutto è come deve essere. Ci sono ragioni dietro la sua dipartita che non possiamo comprendere. Forse la sua memoria agirà come catalizzatore su coloro che lo hanno conosciuto, ispirandoli ad innalzarsi al di sopra delle normali capacità e del loro coraggio. Spero proprio che sia così. Quanto a me, cercherò di vivere all’altezza della sfida della sua personalità e del suo esempio.
Che gigante era il tuo Giuseppe! Che gigante amabile e gentile! E che amore aveva per te: il modo in cui parlava di te e della tua devozione per lui. Facendo anche capire che tu avresti voluto che lui rallentasse un po’, per dare più tempo alla guarigione. Giusto, ma tu sai meglio di me che questo era impossibile per lui: il suo desiderio era troppo grande per permettere a mere considerazioni terrene di ritardarlo o distrarlo.
Non posso immaginare come tu ti senta ora, ma posso dirti che io e tante altre persone che hanno incontrato tuo marito sono state cambiate da quell’incontro, e che in quell’incontro io so che abbiamo visto il volto di Cristo, e ciò significa che quello che è accaduto non è una sconfitta ma l’inizio di una vittoria per tutta l’umanità. Sono certo che Giuseppe già siede alla destra del Signore, dandoGli consigli, provocandoLo, fortificandoLo. E questa, ultimamente, è la ragione per la quale ha dovuto lasciarci.
Che Dio mostri la Sua bontà a Giuseppe. Che la sua magnifica anima riposi in pace nel luogo a cui appartiene. Che Dio ti benedica per tutti i giorni della tua vita. Che la tua sofferenza si addolcisca nella gioia per ciò di cui siamo stati testimoni nella persona e nella vita di Giuseppe Schillaci.
In solidarietà e con affetto.
John Waters
Foto Schillaci: Francesco Bastianelli
Foto Waters: Meeting Rimini
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