
Julieta. Ritorno al miglior Almodóvar

Una donna cerca di riallacciare il rapporto con la figlia che non vede da anni.
Pedro in gran spolvero. Non è Tutto su mia madre o Parla con lei ma questo Julieta è un po’ il ritorno al melodramma classico di Almodóvar e traccia una bella distanza dagli ultimi morbosi La Mala Educación, La pelle che abito e il debole Gli amanti passeggeri.
Qui si torna ai primi e primissimi piani dei suoi film migliori. Con Julieta che riempie lo schermo ed è alle prese con la più classica delle storie d’amore e di dolore. Almodóvar, quando non la butta sul malsano, è un maestro nel raccontare l’amore selvaggio e viscerale che ha la pretesa di non morire mai.
Lo racconta qui con il suo solito stile fatto di colori accesissimi, interpretazioni sanguigne e simbolismi più o meno facili e riesce a rendere veri e umani i suoi personaggi a caccia più che dell’amore e di un punto fermo nella vita, di una parola di perdono e di comprensione per la propria miseria.
Foto Ansa
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!