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La preghiera del mattino

La difficile danza di Scholz tra Washington e Pechino

Di Lodovico Festa
15 Maggio 2024
Le contorsioni della Germania (e dell’Europa) tra la necessità di allinearsi agli Usa e quella di fare affari con la Cina, le colpe dei francesi nella deriva woke americana. Rassegna ragionata dal web
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Pechino con il presidente cinese Xi Jinping
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Pechino con il presidente cinese Xi Jinping (foto Ansa)

Sul Sussidiario Giulio Sapelli scrive: «In questo quadro di conati neo-nazionalistici a cui non corrisponde un’effettiva capacità di potenza – cosa assai diversa dalla volontà di potenza – spicca il diverso atteggiamento tedesco. La Germania ha sempre perseguito il dominio mondiale in tutta la sua storia, pur non riuscendo a essere una potenza talassocratica. Di qui la necessità inderogabile, tramontato il sogno africano ottocentesco, di perseguire il capitalismo integrato teutonico-russo-cinese, che costituisce la vera ragione delle sanzioni Usa alla Russia e agli Stati europei che volessero perseguire una strategia di autonomia relativa dalla potenza Usa. La recente trasformazione della Nato ne è una evidente conferma. In questo panorama il viaggio recente di Olaf Scholz in Cina è un avvenimento eccezionale che pochi hanno sottolineato. Scholz a Pechino ha avuto un incontro di oltre tre ore con il capo dello Stato, Xi Jinping. I motivi di attrito non si sono nascosti. Xi si è dichiar...

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