
La “distanza” di Cl dai partiti non è relativismo elettorale. Ecco tre idee
Boris qui propone tre punti per il programma del Partito X per le prossime elezioni. X che vuol dire? Fate conto sia Pio X, che non c’entra niente con il Pulcino Pio. Non me l’ha chiesto nessuno, nessuno sembra aver bisogno di nessuno, in questi tempi in cui sembra sprofondare il genere umano, inteso proprio anche come genere-gender. C’è una presunzione universale indecente. La cosa più bella uscita e consolante, e vibrante, è il documento di Comunione e Liberazione. Mi soffermo sulla frase che tutti hanno identificato come centrale: “distanza critica”. Essa – se capisco giusto – non è la proclamazione del relativismo elettorale, figura secondaria del relativismo etico e vassalla della dittatura del relativismo. È il contrario. Per misurare la distanza, occorre che uno abbia un centimetro di quelli da sarto, e con il suo dito cerchi il tuo collo. Appoggi il suo pollice critico ma amico sulla pelle e poi dia un giudizio. Quel dito sul collo è tutto per me oggi, e per tanti. Qualcuno che si accorga di te, a cui tu interessi perché ti vuol bene. In quel medesimo documento ci sono tre formulette: bene comune, libertà della Chiesa, benessere anche materiale. Penso che bene comune c’entri molto con voler bene. Voler bene significa comunicare non solo a parole la verità sugli uomini. Ed ecco allora il punto uno che sottopongo alla considerazione di chi lo voglia.
PUNTO BERNHEIM. 1) Lo chiamerò punto Bernheim. È il Gran Rabbino di Francia. E ha scritto alcune cose sull’essere umano. In nome della ragione e della saggezza biblica che è rivelazione di Dio innestata in ogni cuore. L’ha citato papa Ratzinger e l’ha ripreso Ernesto Galli Della Loggia. Dico con parole mie: la crisi morale dell’Occidente, da cui discende quella economica, è crisi di significato e di certezze sulla natura umana. La sessualità non è un’aggiunta posticcia alla nostra essenza, un frutto culturale, ma è un dato da riconoscere. Maschio e femmina li creò. L’ideologia del gender dice invece che noi siamo ciò che decide la nostra volontà, a prescindere dal dato biologico. Questa falsificazione non è anzitutto una ferita etica, ma proprio incide sulla verità di ciò che siamo. Non si tratta di “libertà civili” come dice Bersani e ahimè ripetono parecchi cattolici adulti dovunque, anche nel Pdl, ma è la questione forte di che cosa sia essere uomini e donne, mettere su famiglia, sostenerla. C’entra tutta la politica.
LIBERTÀ DELLA CHIESA. 2) Libertà della Chiesa. Essa coincide con la libertà religiosa. La quale non è l’equiparazione di tutte le religioni in un risotto universale. Ma è la madre di tutte le libertà. Perché si riferisce al bene supremo: la possibilità di rapportarsi liberamente con il Mistero, con le proposte di senso e di verità. La libertà non è un’incertezza ma una pienezza. La possibilità di associarsi e di costruire. La politica estera e interna deve avere come riferimento questa libertà. Da qui la difesa dei cristiani, oggi i più perseguitati del mondo. La lotta alla Cristofobia, che in Europa nega con la violenza di leggi e di regolamenti la pertinenza pubblica della fede.
BENESSERE DI TUTTI. 3) Il benessere di tutti. Io penso al carcere, all’idea della pena. Il cardinale Scola ha chiesto che ogni partito dedichi una parte del programma a questo tema. Due spunti: consentire che la libertà religiosa entri in carcere, dentro la giusta espiazione. Consentendo cioè che esperienze lavorative ed educative entrino dentro quelle mura offrendo lavoro e amicizia, magari nell’ambito di pene alternative. Farebbe bene a tutti, anche a chi è stato vittima di reati, perché rende migliori e dà più sicurezza, sul serio. Purtroppo questa proposta è stata bocciata da partiti con cui il mio partito (Pdl) medita alleanze. Ma tutti possono cambiare. Persino Boris.
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8 commenti
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belle parole,come ogni campagna elettorale ma rimangono parole come è sempre stato.Non mi convince molto Monti ma voterò x lui e x UDC l’unico partito che difende i principi non negoziabili, voterò Mauro che almeno qualcosa ha fatto.Non voterò un partito come il tuo che non vuole uomini ma servi,anzi come diceva Nicola: Zerbini.
Se sei poco convinto di monti di fini e casini cosa dici? Qualcuno oggi sulla stampa gli ha definiti il trio giuda. Aggiungo io giuda perché svenderanno per un tozzo di pane il nostro paese e i nostri risparmi.
X ERALDO
L’unico giuda è MARONI che ha fatto cadere la giunta che ha lavorato meglio in ITALIA negli ultimi 20 anni (LA LOMBARDIA). E lei sarà costretto a votarlo senza LIBERTA’ E SENZA UN GIUDIZIO.
CONGRATULAZIONI PER LA SUA SCELTA
qualche giorno fa, 10 gennaio, sul Corriere della Sera, Natale Forlani, ex portavoce del Forum dei cattolici di Todi, spiegava che la Chiesa avrebbe gradita una forza effettiva di un centinaio di parlamentari presenti nei tre principali partiti, in grado al momento giusto di far valere trasversalmente le questioni che le stanno a cuore, le questioni eticamente sensibili.
Mentre Antonio Simone, sempre il 10, ma su Tempi, mi sembra sostenesse una tesi diversa. Spiegava che, parlando dei cristiani, non va usata la parola “pluralismo”, ma “multiformità”. Multiformità è, per esempio, la presenza nella Chiesa del movimento dei Focolari, dell’Azione Cattolica, di CL, che sono diverse modalità di sperimentare la stessa cosa che è il fatto cristiano.
Non ci sto a capire più nulla. Mi sembra, cioè, che si possa votare per il partito che si vuole purché un candidato cattolico che promette di difendere sempre e comunque i principii non negoziabili della Chiesa Cattolica per il suo paziente servizio di custodia della vera dottrina.
Egregio on. Farina,
sono d’accordo con quello che dice, ma rispetto a tutto questo ho visto fare più battaglie MARIO MAURO da solo in EUROPA che tutti voi parlamentari in ITALIA.Quindi la mia distanza critica diminusce verso MARIO MAURO e aumenta verso chi avevo votato la scorsa legislatura al parlamento italiano. Tragga lei la conclusione.
(Senza la proclamazione del relativismo elettorale voterò e farò votare MARIO MAURO).
Cordiali saluti
Bisogna uscire dall orticello alzare sto sguardo ma quali battaglie in Europa? Le battaglie in Europa sono quelle che fecero Mitterand e andreotti per bloccare la parita tra Marco della Germania ovest e valuta Germania est. Limitarono e allungarono un po tempi per i danni che ora ci hanno investito.
Mi spiace le battaglie a ttuali da fare in Europa sono su applicazione fiscal compact o ci danno spazio per un prioritario recupero su disoccupazione e reddito pro capite o siamo spacciati e le battaglie di Mauro in Europa diventeranno tuttal piu una richiesta di elemosina.
Percio caro Nicola il mio augurio e che il piu serio dei politici da te indicati Mario Mauro avra a cuore nel suo nuovo navigare i temi economici e ne sia una sentinella nei confronti dei suoi nuovi e potenti compagni di viaggio.
CARISSIMO ER PUZZONE
LA NATURA DELL’UOMO è LA MENDICANZA COME UN TESTIMONE MI HA INSEGNATO ANNI FA A ROMA :IL GIUSS IN GINNOCCHIO DAL PAPA,LA CUI FOTO TRONEGGIA IN CASA MIA COME MEMORIA DELLA MIA NATURA.
FACCIO MEMORIA DI COME CERTI POLITICI HANNO TESTIMONIATO IL LORO ESSERE ,O NON ,
ESSERE CRISTIANI.
FACCIO MEMORIA CHE QUALCUNO è STATO UN UOMO QUALCUNO UNO ZERBINO.
GRAZIE X LA TUA TESTIMONIANZA CHE MI PROVOCA DALLA MIA DIMENTICANZA E RAFFORZA LA CERTEZZA DI VOTARE MAURO,VOTARE E FARLO VOTARE.
POSSIAMO PERDERE MA SIAMO LIBERI DALL’ESITO XCHè ABBIAMO GIA VINTO IN COLUI CHE HA VINTO IL MONDO,IL NOSTRO MONDO E PER CHIARIRSI NON è BERLUSCONI MA IL BAMBIN GESU’
GRAZIE NICOLA