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«Che mondo vogliamo per domani?». È questa la domanda che, con una buona dose di retorica, Jean-François Delfraissy, presidente del Comitato consultivo nazionale di etica, ha posto a tutti i francesi all’inizio del 2018. L’occasione era l’apertura degli Stati generali della bioetica, preludio alla redazione di una nuova legge in materia. E che cosa hanno risposto i francesi, o meglio il governo e il Parlamento della République? Questo, in sintesi: un mondo dove i figli siano un diritto degli adulti, dove i limiti della biologia vengano superati dalla tecnica, dove la filiazione non abbia più nulla a che fare con la carnalità dei rapporti sessuali e, soprattutto, un mondo dove sia eliminata la figura del padre.
Ovviamente, né il presidente Emmanuel Macron, né i 326 parlamentari che il 29 giugno all’Assemblea nazionale hanno approvato la legge sulla bioetica sono stati così ingenui da usare queste parole. Per riproporre la loro terminologia...
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