La giudice deve “apparire” imparziale. Ma anche Salvini deve comportarsi da ministro

È comprensibile che il leader della Lega reagisca a una magistrata che era nella piazza che lo insultava. Ma, sputtanandola, finisce per avere torto anche quando ha ragione

Si capisce che nell'eterno scontro tra magistratura politicizzata e politica non si possano escludere colpi bassi. Si capisce anche che Matteo Salvini, nel giorno dell’udienza del processo Open Arms, abbia tutte le ragioni del mondo per prendersela con la giudice Iolanda Apostolico che quel 25 agosto 2018, pare, era in piazza a Catania tra coloro che urlavano «assassini» all'indirizzo della polizia e dell'allora ministro dell'Interno per la vicenda della nave Diciotti.

Era una manifestazione organizzata da Liberi e uguali, Potere al popolo e movimenti aderenti alla Rete antirazzista e la Apostolico non doveva essere lì, punto. Lo dice un comune senso delle cose e anche il fatto che un giudice oltre che "essere" deve anche "apparire" imparziale. È del tutto evidente che la giudice che ha fatto parlare di sé in queste settimane per la sentenza che ha rimesso in libertà un immigrato illegale, non "appare" imparziale. I suoi comportamenti fanno calare un'ombra sinistra sulle s...

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