
La grande balla della sovrappopolazione. L’uomo che ispirò l’Evangelium Vitae: «Tasso di fecondità diminuisce»
«Una società che si ritiene democratica, ma che legalizza l’aborto si pone su una china totalitaria» perché «non c’è democrazia dove il legislatore può decidere che alcuni esseri umani possono vivere e altri no». Quando Michel Schooyans scrisse queste riflessioni nel 1972, attirarono l’attenzione di Giovanni Paolo II, che decise di scrivere l’Evangelium Vitae. Il sacerdote belga e professore emerito all’Università di Lovanio è stato intervistato da Avvenire in occasione dell’uscita del suo ultimo libro “Evoluzioni demografiche. Tra falsi miti e verità”.
RISORSE DECISE DALL’UOMO. Secondo il professore è sbagliato fare «crudeli campagne di controllo della popolazione» per il timore che lo spazio e le risorse non bastino per tutti perché «è l’uomo con la sua intelligenza a definire cosa sia una risorsa per lo sviluppo». «Prendiamo l’esempio dei Paesi Bassi – afferma – la moltiplicazione delle case galleggianti mostrano la capacità dell’uomo di fare di un nemico, l’acqua appunto, un alleato. Grazie alle loro capacità tecnologiche gli olandesi possono ospitare comodamente una popolazione con una densità di 400 abitanti per chilometro quadrato».
MA QUALE SOVRAPPOPOLAZIONE? Quello che serve ai popoli poveri non è controllare le nascite ma «condividere le medesime conoscenze delle società ricche». Inoltre, oggi «il tasso di fecondità, il numero di figli per donna, è in diminuzione ovunque nel mondo. Perché una popolazione si rinnovi ogni donna deve avere almeno 2,1 figli. Germania e Russia sono sulla via del collasso demografico. Italia e Spagna non stanno molto meglio».
L’ARRIVO DELL’EUGENETICA. Scooyans distingue infine tra ecologia e ecologismo: «Oggi la centralità dell’uomo è contestata da diverse correnti di pensiero. Gli autori della Carta della Terra, per esempio, hanno l’ambizione di riscrivere la Bibbia, il Decalogo e di instaurare il culto della Terra-Madre, cioè di Gaia. C’è una élite che punta in particolare a cambiare il paradigma della medicina, per mettere al primo posto al salute della Terra, in seguito quella del corpo sociale e in ultimo quella dell’individuo. Individuo che, in questa visione, dovrà rispondere a criteri di selezione applicati in programmi di salute riproduttiva a forte connotazione eugenetica, oltre che in programmi di liberalizzazione dell’eutanasia».
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12 commenti
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la sovrapopolazione è il problema piu grande, chi pensa il contrario è solo perchè non ha focalizzato le vere problematiche. Su questo pianeta , in teoria potrebbero vivere anche 50 miliardi di esseri umani, e se non esistessero i soldi e il lavoro, si potrebbe anche vivere bene. il problema è che nessuno tiene conto della tecnologia e dei passi da gigante che sta facendo. tra 50/60 anni sarà un grosso problema anche se rimarremmo in 7 miliardi, perchè la tecnologia che tanto amate, eliminerà la stragrande maggioranza dei lavori umili, significa che quel miliardo che avrà la fortuna di lavorare, dovrà mantenere anche gli altri 6 miliardi di disoccupati. 7 miliardi di esseri umani non sono ecosostenibili ne oggi, ne lo saranno in futuro, questo significa inquinare sempre di piu e sfruttare le risorse sempre di piu. Come si puo risolvere tutto cio? Semplicissimo, già stanno risolvendo grazie alla crisi economica mondiale, una bufala dalle proporzioni galattiche, ma che usata nel modo giusto , non darà futuro ai poveracci e a chi arranca per sopravvivere, mettendo la maggior parte di queste persone nelle condizioni di non procreare.
Che baggianata. I lavori umili scompariranno e verranno sostituiti da altri lavori che non possono essere svolti dalle macchine. Tu assomigli a quelli che prospettavano la fine del mondo quando si passò dalle carrozze alle automobili. Sappiamo poi come è andata a finire.
mi sembra tutt’altro che una balla…già ora l’uomo fa modifiche più rapide sul mondo di quelle esercitate dalle forze naturali come l’erosione…non solo non è una palla ma se ne parla troppo poco. è di fatto il fattore che determinerà (se controllata e gestita) o l’evoluzione o l’involuzione per mancanza di risorse della nostra. specie (vedasi l’esempio dell’Isola di Pasqua: la sua storia è emblematica).
Sovrappopolazione? Non è assolutamente vero che non esiste.
Forse solo in Europa c’è il problema opposto. Non certamente in paesi come Cina, India, Indonesia, Brasile e l’intera Africa, nonché molti altri. Con il risultato che molti dei nativi di quei posti lì sono costretti a emigrare da noi per mancanza di risorse nei loro paesi.
Sinceramente, io le mie risorse le voglio salvaguardare. Dunque, o quei paesi imparano a gestirsi, o altrimenti non lamentatevi se qualcuno inizia a pensare in termini utilitaristici, arrivando alla conclusione che non ci sono risorse per tutti.
sull’india posso darti ragione. ma su indonesia e cina e brasile e africa no. al limite in africa il problema ce l’ha la nigeria. poi scusa come mai non citi il giappone, dove lì per davvero emigrano (il presidente anni ’90 del perù, Fujimori, era di origine giapponese), bangladesh ed egitto? lì il problema c’è. ma nel complesso i paesi dove davvero c’è il problema della sovrappopolazione sono pochi. il vero problema è come sono spartite le risorse. ed evitare il collasso demografico che, seguendo le linee dell’occidente, è facile che arrivi. in fondo fai subito: basta un a generazione che, per un motivo o l’altro o entrambi eccetera, non è prolifica cosicchè come passano a miglior vita gli adulti poi restano pochi giovani.
l’Africa è sovrapopolata con una media di 40 abitanti per kilometro quadrato ??
e allora come mai non ci sono delle grandi migrazioni? finora fuggono dalle guerre (finanziate da noi). o così pare. se laggiù fossero troppi ci sarebbero moltissime lampedusa. così dall’asia. anzi in quel caso il medio oriente, prima che l’europa, sarebbe invaso da pakistani indiani cinesi bengalesi indonesiani eccetera. infatti la zona comunque più popolosa del mondo è l’estremo oriente. solo che per ora i più restano lì. per cui se lì non sono troppi a maggior ragione non lo sono in africa.
la sovrappopolazione non ci sarà, sono d’accordo, ma l’articolo poteva puntualizzare una cosa (nella misura in cui lo abbiate capito e in fondo credo lo abbiate capito): la lotta tra il cristianesimo verte in fondo su questo punto ossia come evitare l’eccessiva crescita demografica. il laicismo, quello nei tempi antichi definito paganesimo, in pratica a questo serve e serviva. basta riflettere sulle pratiche pagane. l’apice della crudeltà lo raggiunsero con l’aborto e l’infanticidio. poi le guerre, cosa strana poiché una volta il mondo era meno popolato di oggi, e la poligamia, dove se uno ha più donne altri non be hanno nemmeno una e dove delle varie mogli dell’unico marito una faceva figli le altre erano diremmo schiave del sesso. anche l’omosessualità c’era ed era tollerata; per forza persone dello stesso sesso figli non potevano farli. eccetera. se ci si fa caso sono tutte cose che si stanno ri-tirando fuori nei paesi di matrice cristiana. in più si dice che le risorse finiranno e che occorre lo sviluppo sostenibile. il cristianesimo ha favorito il benessere e la crescita demografica, anche sviluppando la scienza. ne hanno beneficiato anche paesi come l’india che 100 anni fa circa erano 450 milioni oggi 1 miliardo e 100 milioni. in pratica l’india è cresciuta demograficamente soprattutto quando, come parte dell’impero britannico, beneficiò della medicina occidentale che eliminò in gran parte la mortalità infantile molto alta. senza dimenticare che ciò si deve all’azione dei missionari cattolici e protestanti che lottarono contro l’aborto, l’infanticidio e le altre pratiche pagane. e svilupparono l’istruzione, la quale è alla radice del cambio di cultura. se poi qualcuno dice che anche il cristianesimo ha frenato la demografia con la vita consacrata, beh posso rispondere che Dio chiama e che se lo fa anche per quello si dovrebbe spiegare quale sarebbe il problema.
errata corrige: nella seconda riga dopo che c’è scritto “la lotta tra il cristianesimo” occorre aggiungere “e il laicismo”. cosicché la frase è “la lotta tra il cristianesimo e il laicismo verte in fondo su questo punto ossia come evitare l’eccessiva crescita demografica”.
Complimenti, tante idee e tutte anche ben confuse!
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