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La Guerra fredda non è mai finita

Di Rodolfo Casadei
23 Gennaio 2025
Dopo la caduta del Muro, gli Stati Uniti, anziché lavorare per integrare la Russia nell’Occidente, hanno continuato a trattarla con sospetto. Le profezie di Baker, Kennan e Friedman e gli errori da Clinton a Bush
Putin in dialogo con diversi presidenti americani nel corso degli anni
A partire dall'alto a sinistra e poi in senso orario, Vladimir Putin dialoga con Bill Clinton (presidente degli Stati Uniti nel periodo 1993-2001), George W. Bush (2001-2009), Barack Obama (2009-2017), Donald Trump (2017-2021 e oggi di nuovo in carica). Putin da quando è al potere si è confrontato anche con Joe Biden (2021-2025), assente nelle presenti immagini

«Espandere la Nato (nell’Europa dell’Est, ndt) sarebbe l’errore più fatale della politica americana dell’intera epoca post-guerra fredda. Ci si deve aspettare che tale decisione infiammi le tendenze nazionalistiche, antioccidentali e militaristiche nell’opinione pubblica russa; che abbia un influsso negativo sullo sviluppo della democrazia russa; che ripristini il clima di guerra fredda nei rapporti Est-Ovest e spinga la politica estera russa in direzioni decisamente non di nostro gradimento».
«A Bruxelles, i leader della Nato dovrebbero elaborare una chiara tabella di marcia per espandere l’alleanza verso est per includere gli stati dell’Europa centrale e orientale e l’ex Unione Sovietica, in particolare una Russia democratica. Altrimenti, l’alleanza di maggior successo della storia è destinata a finire nella pattumiera della storia, seguendo la minaccia (l’Urss e l’alleanza militare del Patto di Varsavia, ndt) che l’ha creata».
Queste due profezie furono formulate negli anni Novanta ...

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