LA LEGA NON DEVE TEMERE L’EUROPA

Di Gianni Baget Bozzo
20 Gennaio 2005
La Lega Nord chiede un referendum sul trattato istituivo della Costituzione Europea

La Lega Nord chiede un referendum sul trattato istituivo della Costituzione Europea anche se sa già che sarebbe vinto da chi vuole la ratifica poiché l’Europa è diventata un punto di riferimento dell’identità degli italiani. In Francia e in Gran Bretagna si celebreranno referendum sulla ratifica del trattato e non ci sarebbe nulla di scandaloso se questo avvenisse in Italia dove l’europeismo è così sicuro da essere scontato e, in parte, acritico.
Tuttavia il modo in cui la Lega Nord avanza la sua proposta è da vedersi. L’Europa è ancora un problema per noi italiani, ma sarebbe desiderabile che nel Parlamento nazionale avvenisse un serio dibattito sulla nostra adesione alla Costituzione europea perché essa non abolisca la sovranità delle democrazie nei vari paesi. Il Parlamento europeo non può sostituire i Parlamenti nazionali. Perché possa esistere un Parlamento europeo con vera autorità democratica dovrebbe esistere un popolo europeo, ma questo non c’è e non può nascere da un trattato ma solo dal sentimento di un destino comune.
Questo destino comune di fatto c’è perché la globalizzazione dell’economia ha reso evidente che il soggetto europeo vive su un’area omogenea anche se i singoli Stati rischiano di non essere protagonisti della globalizzazione. La Lega Nord pensa che il popolo europeo non possa esistere ma esso invece è una necessità soprattutto per i piccoli Stati.
è interessante notare che anche il progetto di Stato presentato dal governo basco preveda in ogni caso l’adesione alla comunità europea. La sovranità basca non è possibile che nel quadro delle istituzioni europee. Quindi la Lega Nord dovrebbe comprendere che la sua simpatia per i piccoli popoli è pienamente compatibile con la speranza che il destino comune provochi l’esistenza di un popolo europeo che abbia i medesimi interessi dei grandi soggetti emergenti come la Cina e l’India.
è dunque sperabile che l’opposizione della Lega Nord al trattato conduca a un dibattito più approfondito ma non crei incidenti parlamentari nocivi al prestigio italiano e alla stessa parte politica cui la Lega partecipa.

bagetbozzo@ragionpolitica.it

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.