La Moratti annuncia: «Castelli vicesindaco, Lupi assessore». Pisapia: «Liberiamo Milano» – Rassegna stampa/1

Di Leone Grotti
28 Maggio 2011
Castelli, Lupi e Del Debbio faranno parte della giunta della Moratti, se il sindaco uscente verrà riconfermato dalle urne. Ieri Pisapia ha festeggiato in piazza Duomo con 50 mila persone sotto la pioggia. Il candidato del Pd: «Liberiamo insieme Milano. È arrivato il nostro tempo. Il vostro cuore è stato nutrito di menzogne mentre ha fame di verità. Non facciamoci sfuggire il nostro destino»

Letizia Moratti rivela parte della giunta che governerà Milano se sarà eletta, il vicesindaco sarà l’ex ministro della Giustizia, Castelli, che avrebbe la delega alla Mobilità, ai Trasporti e alle Opere pubbliche. Il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, diventerebbe assessore alla Casa, alla Periferia e all’Urbanistica, e il sottosegretario all’Economia Luigi Casero otterrebbe la delega al Bilancio. L’assessore alla Cultura sarà il giornalista Paolo Del Debbio.

“Tre le donne indicate dalla Moratti: Daniela Maininin, Giovanna Mavellia e Evelina Flacchi che si occuperanno rispettivamente di Attività produttive, Servizi ai cittadini e alle imprese e semplificazione e Salute. Ma non sarebbero le sole. Restano ancora da individuare infatti gli assessori alle Politiche sociali, alla Sicurezza, all’Ambiente, al Verde e arredo urbano e ai Giovani, «che verranno scelti tra donne e uomini del Pdl, della Lega e della lista Milano al Centro, sulla base dei consensi elettorali raccolti e del loro lavoro». Gabriele Albertini avrà «un ruolo di rilievo al mio fianco», assicura la Moratti e «all’avvocato Annamaria Bernardini De Pace abbiamo pensato di proporre la presidenza di una società partecipata dal Comune»” (Corriere).

Intanto ieri si è svolta in piazza Duomo la festa del candidato di centrosinistra Giuliano Pisapia, che non ha voluto rivelare neanche un nome della sua giunta. Davanti a circa 50 mila persone, l’avvocato ha detto: «Liberiamo insieme Milano. Credo che martedì mattina usciremo di casa con un sorriso, pensando “mi piace essere qui”. Io ci credo. È arrivato il tempo. È arrivato il nostro tempo. Il vostro cuore è stato nutrito di menzogne mentre ha fame di verità. Abbiamo ripreso in mano il nostro destino. Non facciamocelo sfuggire. Domenica e lunedì andiamo tutti alle urne, andiamo a festeggiare la democrazia, facciamo vincere Milano».

“Pisapia ha quindi sottolineato che non cerca rivincite: «Vogliamo contribuire a costruire una città fatta da noi, per tutti noi. Una città aperta, che sappia guardare al futuro. Una città accogliente. Una città affettuosa». Non potevano mancare i riferimenti alle accuse che gli sono state mosse come quella di essere un estremista: «Mi hanno accusato di non essere moderato. Non capisco che cosa significa questa parola sulle loro labbra, questa parola che viene offesa e smentita ogni giorno da comportamenti indecenti. Non so che cosa sia per loro la politica, ma se mi chiedessero quale idea ho io, risponderei con le parole di don Lorenzo Milani che diceva “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia”». Ha anche scherzato: «Da ieri sera circola anche un’altra battuta molto bella: Gigi D’Alessio non ha cantato in piazza Duomo perché l’ha rapito Pisapia». Molti i riferimenti al programma e all’impegno della città, compreso quello per l’Expo: «Io credo che noi milanesi faremo dell’Expo 2015 una grande iniziativa che darà luce al mondo. Io credo che noi milanesi saremo un esempio di civiltà: dimostreremo che dire» bene comune «non vuol dire che l’aiuola davanti casa non è di nessuno, ma al contrario che appartiene a ciascuno di noi; io credo che ognuno di noi avrà cura della città perché città è casa»” (Corriere).

Al concerto hanno suonato Elio e le Storie Tese, che han seguito la performance di Antonio Cornacchione. All’inizio del concerto, presentato da Claudio Bisio, che ha annunciato per scherzo l’arrivo di Gigi D’Alessio, è comparso anche l’arcobaleno, prima che riprendesse a piovere.

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